Rosaria, educatrice Aias e mamma di 3 figli: “Non potrò più garantirgli un futuro, sono disperata”

Ha 56 anni e da ventotto è educatrice all’Aias di Cortoghiana. Rosaria Culurgioni, di Sant’Anna Arresi, ha finito le lacrime, dalla disperazione: “Il mio stipendio è l’unico sicuro che entra in casa, difficile dire ai miei figli che non potrò dar loro un futuro sereno”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA


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Rosaria Culurgioni è – meglio, era, stando alla lettera della Regione – un’educatrice al centro Aias di Cortoghiana, da ventotto lunghi anni. Cinquantasei primavere, tre figli e uno stipendio, l’unico sicuro, che non c’è più: “Non potrò dare un futuro ai miei ragazzi, tutti volenterosi e con tanta voglia di studiare e formarsi. Da oggi in avanti non so che fine faremo”, dice, con molta tristezza, la Culurgioni. “La mia busta paga era l’unica sicura che entrava in casa, siamo ridotti così grazie a chi ha agito contro l’azienda, fingendo di fare l’interesse di noi lavoratori”.
“Il mio ruolo è un punto di riferimento importante per i pazienti, sono come una sorella o una madre. La Regione e i politici si mettano una mano sulla coscienza, abbiamo voglia e necessità di lavorare e sappiamo bene che, intono a noi, c’è il vuoto”.