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E’ stato riesumato questa mattina, dopo 7 anni, il corpo di Manuel Piredda, il 28enne morto carbonizzato durante un incendio scoppiato nella casa di Bacu ABis. La allora moglie Valentina Pitzalis rimase pesantemente sfigurata al volto e agli arti.
La salma è piantonata dai carabinieri presso il Policlinico di Monserrato. Domani si darà il via agli accertamenti che potranno forse dare risposte su cosa sia realmente accaduto la notte tra il 16 e 17 aprile del 2011. La mamma di Manuel, Roberta Mamusa, non ha mai creduto alla probabilità di un suicidio, e da anni si batte per far luce sulla verità: per lei la colpevole è Valentina. Per questo aveva chiesto un esposto per la riesumazione della salma, che ha fatto seguito nell’agosto 2017 all’apertura di un fascicolo di indagine a carico della Pitzalis per omicidio volontario e incendio doloso. Ai tempi non fu mai svolta un’autopsia nel corpo di Manuel.
L’esame autoptico verrà svolto quindi per la prima volta domani, a partire dalle 8. I familiari e gli inquirenti sperano che possa dissolvere ogni dubbio.