Rebecca, l’inglese innamorata di Castello: “Che tristezza i turisti che fotografano i cantieri”

La lettera di Rebecca Lewis Lalatta: nata in Inghilterra, da 15 anni la sua vita è a Cagliari: “Come lavoro promuovo le eccellenze sarde al mercato straniero. Castello è abbandonato, perchè il Comune non fa nulla? Gli ascensori guasti sono diventati una barzelletta tra i miei amici scozzesi e australiani


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Di Paolo Rapeanu

“Mi chiamo Rebecca, sono inglese, e abito in Castello da 15 anni. I miei figli hanno frequentato la scuola elementare storica di Santa Caterina, e da qui, gestisco la mia attività, promuovo le eccellenze della Sardegna al mercato straniero. Credo che Castello sia un bene importantissimo per la città di Cagliari, che andrebbe salvaguardato e valorizzato come tale. È un bene per tutti i cagliaritani, sardi ed amanti della storia, la cultura, le bellezze architettoniche e naturali. Da troppo tempo, come mostrano queste immagini, stiamo vivendo in un quartiere abbandonato, dove cantieri sono stati aperti e lasciati all’aria, senza nessuno che ci lavora. La piazza davanti alla scuola di Santa Caterina, ad esempio, è stata chiusa da anni. I bambini della scuola non solo giocavano durante la ricreazione, ma dopo scuola, con una comunità di genitori e famiglie che socializzavano. Un pugno nell’occhio e la perdita di una piazza. Gli ascensori sono guasti da così tanto tempo, che è diventato una barzelletta con amici fino alla Scozia e l’Australia, che ricordavano i guasti durante visite anni fa. La strada d’uscita di Castello, via Mazzini, è chiusa da mesi, sempre con nessuno che ci lavora, e tutti i residenti che devono fare giri lunghissimi per uscire. La Ztl inizia a mezzanotte, con nessuna telecamera in uscita di Castello, non ci sono parcheggi per i residenti, né controlli dai vigili per i parcheggiatori abusivi.
La scalinata del bastione, che si usava per piacere e anche quando gli ascensori erano guasti, è chiusa da anni, con nessuno che ci lavora. Troppe cose, troppi disagi, nell’arco di troppo tempo.
Per questo motivo, un gruppo di residenti di Castello e sostenitori del rione, come cittadini apartitici, si sono uniti per chiedere soluzioni immediate dall’amministrazione locale. Chiediamo un incontro con il sindaco al più presto, per avere risposte in merito ai punti più urgenti per consentire una quotidianità civile. Poi passeremo ad altri punti, finché non arriveremo a mettere le nostre energie nella valorizzazione del quartiere. Si sente parlare molto di Cagliari città turistica! Tanti gruppi di stranieri visitano Castello ogni anno, e vedono cantieri abbandonati, transenne, cassonetti della spazzatura davanti al teatro, ascensori guasti, nessun bagno pubblico, piazzo Palazzo privo di auto, ma privo di tutto! Perché invece, Castello non diventi un quartiere per gli artigiani, con tanti laboratori, e l’esposizione dell’artigianato sardo di tutta l’isola come vetrina? Perché non fare la Piazza in Fiore in primavera, come alla Grand Place di Bruxelles, ma anche ad Arzachena? Perché non organizzare concerti nelle piazze più panoramiche della città, con launeddas e cornamuse dall’Europa e Medio Oriente? Perché invece l’amministrazione ha deciso di ridurre Castello in questo stato?”.


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