Quartucciu: “Sindaco basta rodaggio, prenda le redini e ricompatti la maggioranza”

I consiglieri di minoranza Paolucci e Vacca attaccano Pietro Pisu dopo l’ennesima assenza del numero legale in Consiglio, ma assicurano: “Noi ci siamo nell’interesse della comunità”


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di Vanessa Usai

Un sindaco colpevole di non riuscire a tenere compatta la sua maggioranza. Ancora una volta, la seduta del Consiglio Comunale di Quartucciu si risolve in un nulla di fatto per mancanza del numero legale, e i consiglieri del gruppo di minoranza ‘Quartucciu riparte’, Damiano Paolucci e Michela Vacca, lanciano un ‘j’accuse’ contro il primo cittadino Pietro Pisu.

”A distanza di neanche un anno dall’insediamento, sono due le sedute consiliari sciolte per mancanza del numero legale, senza tenere conto di altre due sedute in cui il numero legale è stato assicurato dalla minoranza, che con senso di grande responsabilità nei confronti dei quartuccesi, ha consentito l’approvazione di importanti punti all’ordine del giorno, come l’ampliamento del cimitero e un provvedimento riguardante le politiche sociali”, afferma Paolucci.

Secondo il consigliere, sarebbero evidenti i segnali di disagio di alcuni componenti della maggioranza: “Le decisioni sono imposte, manca la condivisione di intenti e la partecipazione alle scelte programmatiche. Il capogruppo già da tempo aveva presentato le proprie dimissioni e in quell’occasione il sindaco non ha mai chiarito le motivazioni reali di tale defezione. Durante la seduta dello scorso consiglio la presidente ha abbandonato l’aula adducendo impegni personali”. Ma il malcontento ormai non sarebbe più tanto celato, tanto che alcuni consiglieri di maggioranza avrebbero votato contro o si sarebbero astenuti anche su alcuni punti importanti in materia urbanistica.

Nella seduta di martedì si sarebbe dovuto discutere il punto riguardante la convenzione in forma associata per la gestione della Segreteria Generale, ma l’assenza di gran parte dei rappresentati della maggioranza farebbe supporre, secondo i consiglieri di Quartucciu Riparte, che probabilmente la scelta di modificare all’ultimo momento le percentuali della prestazione professionale del segretario tra i due Comuni interessati (Quartucciu e Uta, ndr) non sia stata condivisa. “Gli scricchiolii del luglio scorso dopo le assegnazioni delle deleghe assessoriali,  in cui fu escluso Efisio Serra, uno dei consiglieri più votati, oramai sono diventati rumori assordanti”, afferma Paolucci.

“Fino a che il primo cittadino continuerà a lasciare le redini a chi ha maggiore  esperienza amministrativa la situazione non potrà che peggiorare”, accusa il consigliere, suggerendo senza fare troppi misteri che a muovere i fili dell’amministrazione di Quartucciu siano i ‘burattinai’ della vecchia guardia, il vice sindaco Tonino Meloni e l’assessore ai Lavori Pubblici Walter Caredda. “Il rinnovamento è stato solo una bella trovata elettorale, con una lista fatta per vincere le elezioni e non per governare – aggiunge Paolucci – ma un sindaco ha il dovere di tutelare la propria maggioranza, non solo parte di essa; non basta sospendere il Consiglio per un’ora, per cercare di contattare al telefono i consiglieri assenti e ci auguriamo che a quelle telefonate nessuno abbia risposto perché veramente impossibilitato a partecipare alla seduta per reali problemi o impegni personali”.

La minoranza continuerà a collaborare nell’interesse della comunità, chiarisce il consigliere. “Auspichiamo che il sindaco possa prendere in mano le redini e ricompattare la sua maggioranza, per scongiurare un commissariamento prematuro e deleterio per gli interessi dei cittadini – conclude Paolucci – perché il paese viene prima di tutto”.