Maria Bonaria compie un secolo: Quartu ha una nuova nonnina centenaria

La comunità quartese può vantare da oggi una nuova centenaria. Nell’elite delle ‘nonnine’ è infatti entrata anche Maria Bonaria Argiolas, nata il 13 febbraio del 1919 a Quartu e sempre vissuta in città. Ancora una donna quindi per rinvigorire la famosa longevità sarda


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La comunità quartese può vantare da oggi una nuova centenaria. Nell’elite delle ‘nonnine’ è infatti entrata anche Maria Bonaria Argiolas, nata il 13 febbraio del 1919 a Quartu e sempre vissuta in città. Ancora una donna quindi per rinvigorire la famosa longevità sarda.

La signora Argiolas ha festeggiato ieri nella sua abitazione di via Verga insieme a tutta la famiglia e ai moltissimi amici che non sono voluti mancare all’appuntamento. Nata in città, Maria Bonaria non ha mai lasciato Quartu, neanche quando si è sposata e ha avuto 5 figli. Oggi ha 9 nipoti e 11 pronipoti.

La nuova centenaria quartese, che ancora oggi vanta un ottimo udito e una buona vista, è sempre stata casalinga, con una passione speciale per il pane, una delle eccellenze dell’enogastronomia cittadina. Ha infatti imparato sin da giovane l’arte della produzione artigianale e ha proseguito negli anni specializzandosi nelle decorazioni del coccoetto.

Nell’abitazione della Signora Argiolas, dove si è tenuta anche una Santa Messa di ringraziamento per i suoi 100 anni, celebrata da Don Gabriele Casu, parroco della parrocchia Sacro Cuore, è arrivato anche il Sindaco Stefano Delunas che ha consegnato una pergamena e un mazzo di fiori a nome dell’Amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza.

“Pensando ai suoi cento anni provo emozione – si legge nella dedica del Primo Cittadino -, perché lei ha attraversato le vicende tristi e felici di un secolo della nostra storia e non si è certo risparmiata: ha vissuto in anni in cui erano richieste fatiche e sacrifici per vivere e crescere dignitosamente la famiglia. La sua lunga giovinezza è per la nostra comunità motivo di compiacimento che voglio attestarle con affetto”.


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