Quartu, la ‘nursery’ del Poetto offre i natali a 119 tartarughe Caretta Caretta

L’apertura dei due nidi ha consentito di fare un bilancio: 185 le uova deposte. Il direttore dell’AMP Capo Carbonara: “Evento straordinario in una spiaggia così frequentata”


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

 Un totale di 185 uova deposte e 119 baby Caretta caretta che sono riuscite ad abbandonare il nido e raggiungere le acque del Poetto, per la prima volta ufficialmente nursery delle tartarughe marine. Non era mai successo prima, infatti, che l’uscita dei piccoli fosse avvistata e monitorata.

Tra sabato 1 settembre e la notte di ieri, domenica 2 settembre, si sono conclusi gli interventi di apertura dei due nidi localizzati sul lungomare del Poetto di Quartu, in prossimità degli stabilimenti balneari Lido Mediterraneo e Altamarea, coordinati dallo staff tecnico-scientifico dell’Area Marina Protetta Capo Carbonara, in collaborazione con il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, la Capitaneria di Porto, lo staff del Centro di Recupero di Oristano (CReS) e tecnico-scientifico della Laguna di Nora, su mandato dell’assessorato della Difesa dell’Ambiente della Regione Autonoma della  Sardegna.

L’apertura dei nidi, effettuata dopo 72 ore dall’uscita dell’ultimo tartarughino avvistato, per verificare se vi fossero piccoli intrappolati nella sabbia o altre uova, ha permesso di fare un bilancio della nidiata. Maggiormente prolifica quella del Lido Mediterraneo, con 84 uova schiuse e 3 ritrovate ancora intere, per un totale di 87 uova. Minore fortuna per le 98 uova dell’Altamarea, dalle quali sono uscite vive solo 35 tartarughe, mentre 6 sono state rinvenute morte all’interno del nido, assieme a 57 uova intere. Le uova non schiuse sono state trasportate al CReS di Oristano, ma gli esperti escludono che possano contenere piccoli ancora vivi.

“Si tratta di un evento straordinario in una spiaggia così frequentata, ma è la prova che se l’ambiente è idoneo, la presenza dell’uomo non è un ostacolo per la natura e le sue esigenze”, afferma il direttore dell’AMP Capo Carbonara, Fabrizio Atzori.

All’apertura dei nidi hanno assistito anche alcuni curiosi giunti dai vicini stabilimenti, e in particolare bambini, che hanno preso parte all’inedita esperienza con grande attenzione e in religioso silenzio.