Quartu, la dura vita del ristoratore: “Se fallisci perdi tutto, e nessuno ti rende un euro”

Il drammatico racconto di un lavoratore nella ristorazione a Quartu: “Bisogna mettersi in gioco e aprire un’attività. Ma sappiate e ricordatevi, che se perdete, ne’ lo stato, vostro socio al 50%, (solo sugli utili) ne’ nessun sindacato, vi ridarà mai indietro un centesimo, di quello che avete speso


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Nel 2009 a 21anni lavoravo in una pizzeria , in un giorno di paga il titolare mi disse: ” sono alcuni mesi, che sei andata meglio tu che io, credimi….hai preso più tu che io.” Non gli volli credere. Poi sono diventata imprenditrice, ho aperto un ristorante ,e ho capito perfettamente cosa intendeva il mio titolare. È facile dire che i titolari guadagnano più dei dipendenti, però quando dico ai miei dipendenti, rilevate voi il ristorante, e gestitelo voi, si fanno una risata sotto i baffi, anche se non ce li hanno. Pensate di essere sottopagati, di essere sfruttati. Siete dei geni della creatività, degli inventivi….

Ma a chi aspettate? Ma siete matti? Avete 1000 idee avete tutta questo bagaglio di potenzialità e continuate a farvi sfruttare dai PADRONI. Potreste diventare ricchi se vi mettete in proprio e invece fate arricchire gli altri, sulla vostra pelle? Scendete in campo! Aprite anche voi un locale! Mettetevi in gioco personalmente! Accendete un fido in banca al 9% di interessi, o un prestito al 7% di interessi oppure un mutuo al 4% di interessi, più conveniente, ricordandovi pero’ di ipotecare tutto quello che avete, o di farvi fare una piccola firma di garanzia dai vostri genitori, rischiando di portargli via i risparmi e le fatiche di tutta una vita. Apritevi una partita iva! Iniziate a versare contributi inps, sia che guadagnate o che non guadagnate. Pagate le tasse, ora al 22%, ora al 10%, ora al 4%, in base al tipo di merce che vendete.

Assumete dipendenti, creando posti di lavoro, facendo del bene al prossimo e alla comunità togliendo disoccupati dalla strada. Dormendo 4 ore a notte, dimenticando gli affetti e le feste! Fate girare l’economia! Create un’indotto di collaboratori, tra commercialista, elaboratori paghe, fornitori, assicuratori, rappresentanti e venditori di ogni genere. Entrate nel mondo delle scadenzi mensili, bimestrali, trimestrali, con l’affitto del locale e gli assegni da pagare, con le bollette dell’energia elettrica, gas, acqua, telefono, immondizia, siae. Volantini , menu’ nuovi e pubblicità. Tenetevi costantemente aggiornati con i corsi di primo soccorso, antincendio, sicurezza, haccp. Sentitevi sempre onorati, con le visite e i controlli, dei vigili urbani, dell’ispettorato del lavoro, della finanza, dell’ ausl, dei carabinieri, dei NAS, dei sindacati. Coraggio!!! Non siate timidi!!! Fate vedere davvero quanto valete!!! Fate davvero vedere, tutto quello che sapete fare, non solo a parole !!! Ma sappiate e ricordatevi, che se perdete, ne’ lo stato, vostro socio al 50%, (solo sugli utili) ne’ nessun sindacato, vi ridarà mai indietro un centesimo, di quello che avete speso. Scusate lo sfogo, non ce l’ho con nessuno, ma bisogna essere dall’altra parte della barricata, per poter capire e giudicare. Se andate a mangiare fuori rilassatevi e divertitevi perché noi ristoratori rinunciamo alla nostra vita per farvi passare una bella cena. Troppo facile parlare, senza conoscere l’altra faccia della medaglia!!! Un saluto a tutti ! e Buona fortuna!!!

(lettera firmata)


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