“Prezzi dei fiori uguali a quelli dell’anno scorso, ma la gente ha sempre meno soldi”

Raffaele Murru, da 40 anni, vende fiori fuori dal cimitero di San Michele. Nei giorni “classici” della commemorazione dei defunti gli affari non vanno male ma i boom del passato sono lontani. “I soldi nelle tasche dei cittadini sono pochi”


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Di Paolo Rapeanu

Raffaele Murru, da 40 anni, vende fiori fuori dal cimitero di San Michele. Nei giorni “classici” della commemorazione dei defunti gli affari non vanno male ma i boom del passato sono lontani. “I soldi nelle tasche dei cittadini sono pochi”
“I prezzi sono gli stessi: le margherite a 3,50 euro, un mazzo misto otto, i gigli a 1,50. Gli unici fiori poco più cari sono le orchidee e i gladioli. Ma la gente ha sempre meno soldi in tasca”. Così Raffaele Murru, storico fioraio dello spiazzo esterno al cimitero di San Michele. Che, forse anche per scaramanzia, non fa ancora nessun tipo di previsione.
La partita più importante dell’anno, infatti, dura almeno una settimana, quella nella quale sono compresi i giorni della commemorazione dei morti. “Tirerò le somme alla fine del primo weekend di novembre, chi viene qui fortunatamente non rinuncia ad acquistare almeno crisantemi o un mazzo di margherite o gigli”.


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