Più fondi alle scuole,Figli della crisi e studenti insieme nella lotta

Domani presenteranno un documento di richieste ai rappresentanti del Consiglio regionale


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Figli della crisi e Unione degli studenti insieme per denunciare le problematiche sociali. Un piano straordinario per l’edilizia scolastica, la gratuità dei trasporti pubblici e il comodato d’uso gratuito dei libri per tutti gli studenti con reddito Isee pari o inferiore ai 20 mila euro. E soprattutto un tavolo per la discussione dei cosiddetti ‘redditi per la formazione’. Sono alcuni dei punti contenuti in un documento che domani, 17 ottobre, verrà consegnato ai rappresentanti del Consiglio insieme alla richiesta di un’audizione in Aula consiliare.

 “Vogliamo una scuola coerente – fanno sapere gli studenti – con i principi dello Statuto degli Studenti e delle Studentesse, ovvero aperta al territorio, luogo di cultura. Vogliamo inoltre che gli ostacoli economici all’accesso all’istruzione vengano aboliti, come raccomanda la Costituzione italiana. E vogliamo che i rappresentanti della Regione facciano tutto il possibile per rimediare ai loro gravi errori nella cura della scuola sarda e si impegnino in una politica della scuola che vada in controtendenza rispetto ai diktat dell’austerità sostenuti dal Governo centrale”.

In particolare, oltre alle rivendicazioni dei giorni passati riguardo un piano straordinario per l’edilizia scolastica, la gratuità dei trasporti pubblici e il comodatod’uso gratuito dei libri (entrambi per tutti gli studenti con ISEE pari o inferiore ai 20 mila euro), gli studenti dell’isola vogliono l’apertura di un tavolo di discussione sul tema del “reddito dei soggetti in formazione”, una forma di welfare diretto che attaccherebbe alla radice le disparità di tipo economico nell’accesso all’istruzione e contrasterebbe la dispersione scolastica. Una revisione dei parametri di accesso al welfarestudentesco, che oltre ad essere scarsamente finanziato esclude a priori tante famiglie che con la crisi sono in gravi difficoltà economiche eppure risultano benestanti. E l’apertura pomeridiana delle scuole e piccoli fondi stanziati per la progettualità interna agli istituti dedicata e autogestita dagli studenti. “Teniamo a ricordare – aggiungono gli studenti – che numerose nostre proposte hanno anche lo scopo di contrastare la disoccupazione dilagante nel nostra terra, come il piano per l’edilizia e l’apertura pomeridiana nelle scuole. Una dura condanna è stata espressa verso i fondi stanziati per corsi speciali rivolti ai ragazzi fuoriusciti dal sistema formativo ordinario (ad es: bando Ardisco della Regione che stanzia 4 milioni per tali corsi) e che consideriamo inutili sprechi, proprio quando i fondi a contrasto della dispersione scolastica dovrebbero essere utilizzati per la scuola e il welfare studentesco”.

 Ivano Sias, portavoce dei Figli della Crisi, ha lanciato infine un appello condiviso da tutti gli studenti. “La nostra iniziativa sia la prima di altre analoghe portate avanti dalle altre associazioni e gruppi di interesse che lottano per il rispetto dei diritti e per il miglioramento delle proprie condizioni materiali. Penso ai disoccupati, ai piccoli imprenditori e artigiani, ai precari e a chi è in difficoltà come noi ma non è più uno studente o un giovane”. Il documento verrà pubblicato domani e reso pubblico in vista dell’incontro con i rappresentanti delle istituzioni di dopodomani.