Peste suina e legge sui maialetti, ambientalisti all’attacco: “Strage di suinetti: è un olocausto”

“I suinetti sono cuccioli fabbricati per essere massacrati a pochi mesi durante i quali conducono una vita di privazioni. Il suinetto sardo non è un prodotto da mangiare ma un prodotto della crudeltà umana”


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Peste suina e nuova legge sulla suinicoltura. Gli ambientalisti all’attacco. Ecco la lettera di Paola Re.

“La P.S.A. (peste suina africana) in Sardegna continua ad armare la mano sterminatrice dell’essere umano. Il numero dei maiali uccisi è ulteriormente salito nell’ultimo mese. Soltanto nel 2018 siamo a 2004 vittime: animali ammazzati con la sola colpa di essere illegali, irregolari, non registrati, ignoti, malati.

Davanti a questo olocausto animale, il Consiglio Regionale della Regione Autonoma della Sardegna ha avuto quel colpo di genio che caratterizza le leggi estive sfornando la LEGGE REGIONALE 2 AGOSTO 2018, N.28 “Disposizioni per la valorizzazione della suinicoltura sarda” http://consiglio.regione.sardegna.it/XVLegislatura/Leggi%20approvate/lr2018-28.pdf

Il termine stesso “suinicoltura” (coltura dei suini) è un imbroglio etico: un suino non si coltiva. Gli animali non sono vegetali da coltivare. Alcune perle presenti nella legge agostana sono: valorizzazione della filiera sarda, tutela del suinetto sardo, tutela e valorizzazione del suino di razza sarda, azioni di conservazione della razza sarda, macellazione e trattamento carni, “persona formata” per la macellazione e il trattamento carni, addirittura il “maistru de petza” per condurre le fasi della macellazione a domicilio dei suiniprogrammi di miglioramento e valorizzazione del patrimonio suinicolo sardo che promuovono la nascita di “Centri gran parentali” per la produzione di riproduttori e la nascita di “Centri F.A.” per la produzione di seme per la fecondazione artificiale.

E’ difficile non indignarsi davanti a tanta violenza legalizzata che insiste tetragona sull’allevamento anziché trovare soluzioni alternative che impediscano stragi quotidiane addirittura sui cuccioli. La tutela del «prodotto agro-alimentare suinetto sardo» è inconcepibile. I suinetti sono cuccioli fabbricati per essere massacrati a pochi mesi durante i quali conducono una vita di privazioni. Il suinetto sardo non è un prodotto da mangiare ma un prodotto della crudeltà umana.

Da troppo tempo la Regione Sardegna mostra la sua incapacità nel gestire la P.S.A.; probabilmente conviene. La morte di qualcuno porta inevitabilmente profitto a qualcun altro; quando a morire sono gli animali, il profitto è ancora più ghiotto”.


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