Peste suina, caccia al cinghiale in zona rossa: aggiornati i comuni in area infetta

Il termine ultimo per la presentazione delle istanze per l’autorizzazione della caccia in deroga in zona infetta è spostato dal 30 luglio al 31 agosto 2018. Ecco i dettagli


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L’Unità di Progetto per l’eradicazione della Peste suina africana in Sardegna ha modificato il quarto provvedimento attuativo che disciplina le attività di caccia al cinghiale, nella stagione 2018-2019, per i territori in zona Rossa infetti da PSA. Il termine ultimo per la presentazione delle istanze per l’autorizzazione della caccia in deroga in zona infetta è spostato dal 30 luglio al 31 agosto 2018.

Il provvedimento ha inoltre aggiornato la mappa dei Comuni, delimitati all’interno della zona infetta nel selvatico, con nuovi ingressi e uscite. Sono stati inseriti i territori ricadenti nei Comuni di Atzara, Ulassai e Perdasdefogu, dove nella scorsa stagione sono stati riscontrati alcuni casi di cinghiali sieropositivi alla PSA. Escono invece dalla zona infetta, poiché i risultati dei controlli degli ultimi anni non hanno evidenziato alcuna sieropositività né alcuna virus positività nel selvatico, i Comuni di Laconi, Nuragus, Nurallao, Gergei, Escolca e Serri.

L’UdP. “La preziosa collaborazione dei cacciatori e delle loro associazioni nell’ambito del monitoraggio della malattia nei cinghiali è uno degli elementi fondanti del programma di contrasto alla PSA”. Così il responsabile dell’UdP e direttore generale della Presidenza della Regione, Alessandro De Martini, che ha aggiunto: “Grazie alla raccolta dei campioni negli animali abbattuti, e quindi ai controlli di laboratorio sulla presenza del virus, siamo riusciti a ricostruire i movimenti della PSA nel selvatico mappando con particolare attenzione le zone più a rischio e quelle invece che ne stanno venendo fuori. L’eradicazione della Peste suina africana – ha concluso il responsabile dell’UdP – passa da azioni congiunte con tutti i portatori di interesse: allevatori, amministratori locali, cacciatori, trasformatori, associazioni di categoria, consumatori e semplici cittadini che hanno a cuore lo sviluppo di un comparto dove per troppi anni si è pagato per scelte sbagliate e connivenza con chi non rispettava le regole”.

La formazione dei cacciatori. Dal 2015 a oggi l’Agenzia Laore Sardegna ha formato circa 5300 cacciatori, nei numerosi corsi attivati in tutta l’Isola, dove sono state illustrate le nuove norme previste dal piano di eradicazione per la PSA che regolamentano le attività venatorie sul cinghiale. Dal prossimo 13 settembre e fino al 2 ottobre si terranno nuovi incontri in diversi territori: si partirà da Norbello per chiudere a Tempio Pausania.
I corsi sono rivolti ai referenti e ai sostituti referenti delle compagnie di caccia, ai titolari delle Aziende agrituristiche venatorie (AATV), delle Zone addestramento cani (ZAC), degli allevamenti di cinghiali a scopo di studio e ripopolamento e ai presidenti delle zone in concessione per l’esercizio della caccia autogestita. Sono esonerati dall’obbligo di formazione coloro i quali abbiano ottenuto un attestato di avvenuta formazione per le precedenti annate venatorie.