Peste suina, abbattuti a Urzulei 92 maiali al pascolo brado illegale

Abbattuti 92 maiali al pascolo brado illegale, di proprietà ignota, non registrati all’anagrafe animale e mai sottoposti ai controlli sanitari.


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L’Unità di Progetto (UdP) per l’eradicazione della Peste suina africana (PSA) in Sardegna comunica che oggi in agro di Urzulei, nelle località Teletottes e Televais, sono stati abbattuti 92 maiali al pascolo brado illegale, di proprietà ignota, non registrati all’anagrafe animale e mai sottoposti ai controlli sanitari. Alle attività, coordinate dall’UdP in collaborazione con la Prefettura e la Questura di Nuoro, hanno partecipato i veterinari dell’ATS, del GIV (Gruppo intervento veterinario) e dell’Istituto zooprofilattico sperimentale (IZS), gli uomini del Corpo forestale e di vigilanza ambientale e il personale dell’Agenzia Forestas. Le operazioni sono andate avanti tutto il giorno, fino al tramonto, a causa dei luoghi particolarmente impervi dove si è agito.

Primi segnali regressione PSA fra i bradi. Come da prassi, a ogni abbattimento di suini ritrovati al pascolo brado illegale seguono le analisi di laboratorio dell’IZS sui campioni raccolti dai capi depopolati. Un controllo che permette di fare il punto sulla presenza o sulle evoluzioni della malattia. Per la prima volta da anni si sta registrando una regressione della PSA fra i maiali al pascolo brado. Dai controlli sugli animali abbattuti nelle ultime settimane a Orgosolo e Arzana è stata riscontrata una importante sieropositività (circa il 50%), ma nessun caso di positività virologica (malattia in corso). A Baunei tutti i campioni sono risultati negativi, mentre solo a Talana e Villagrande è stata individuata sia la sieropositività e sia qualche positività virologica.

IZS. “Grazie alle attività di controllo e agli abbattimenti dei maiali bradi illegali avviate in questi ultimi 12 mesi – ha spiegato il direttore generale dell’IZS, Alberto Laddomada –, la malattia sta regredendo: stiamo trovando sempre meno il virus attivo. La grande novità riguarda infatti alcuni territori ad altissimo rischio dove non troviamo più “virus fresco”, ma solo sieropositività che indicano infezioni non recenti. Tuttavia – ha concluso Laddomada – il rinvenimento degli anticorpi in questi maiali dimostra che non bisogna abbassare la guardia e che la via intrapresa per l’eradicazione della PSA, compreso lo spiacevole depopolamento dei bradi, è quella giusta”.