“Perchè i cittadini dell’hinterland devono pagare due biglietti, Arst e Ctm?”

Enigma trasporti nell’area vasta cagliaritana: “Una discriminazione anacronistica”


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“L’idea di un’azienda unica è da verificare sul piano giuridico, ma consentirebbe certo di mettere in sicurezza i lavoratori, che di sicuro sono una delle maggiori priorità. Ma sarebbe insensato attenere gli obblighi del 2019 per modernizzare il sistema, che oggi è del tutto inadeguato rispetto alle moderne esigenze di mobilità. Anzi gli utenti non sono minimamente incoraggiati a farne uso: ci sono stati momenti in cui era persino difficile reperire i biglietti dell’arst. E è più rinviabile la istituzione del bacino unico per il sistema dei trasporti pubblici della Città metropolitana. Oggi infatti metà dei 17 comuni della Città metropolitana hanno ancora un servizio di tipo “extraurbano” e sono costretti a pagare due biglietti (ARST e Ctm). Una discriminazione che oggi non ha più senso ed è del tutto anacronistica.” Lo dichiara il consigliere dei Riformatori Sardi Michele Cossa. “La possibilità di fruire di un efficiente servizio di trasporto pubblico, che magari favorisca anche l’uso della bicicletta consentendone io trasporti,  rappresenta il presupposto necessario per la riduzione del traffico privato, con tutte le positive conseguenze che ne derivano in termini di riduzione dell’inquinamento atmosferico e della sicurezza”, continua Cossa. “La Giunta regionale per il momento non ha fatto passi concreti in questa direzione” conclude Cossa.


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