“Paradosso Carloforte: donna incinta senza elisoccorso portata in motovedetta”

L’allarme di Edoardo Tocco: “Una partoriente è stata costretta a salire su una motovedetta della Guardia Costiera per raggiungere prima l’ospedale di Iglesias e poi quello di Monserrato, sfidando il tempaccio invernale, per far nascere il proprio figlio”


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“La Regione attivi senza indugi l’elisoccorso per tutto il territorio regionale in continuità di servizio, perché le urgenze per salvare vite umane non possono attendere le lungaggini burocratiche, in particolare quando di mezzo ci sono territori altamente disagiati come l’isola di San Pietro”.

Lo sostiene da tempo il consigliere regionale di Forza Italia – in qualità di vicepresidente della Commissione regionale alla sanità – Edoardo Tocco, rilanciando con forza la richiesta nei primi giorni del nuovo anno, a seguito di un caso emblematico avvenuto a Carloforte, proprio a ridosso di Capodanno, quando una partoriente è stata costretta a salire su una motovedetta della Guardia Costiera per raggiungere prima l’ospedale di Iglesias e poi quello di Monserrato, sfidando il tempaccio invernale, per far nascere il proprio figlio.

“Per fortuna è andata bene, ma è allucinante che una ragazza debba rischiare tanto perché il servizio di elisoccorso regionale non è ancora stato attivato come si deve, ovvero rendendo operativa una base ad Elmas h24, in modo da coprire giorno e notte, nel giro di una dozzina di minuti – spiega Tocco – anche i territori più distanti come Carloforte. Tempo evidentemente impossibile da rispettare, se l’elicottero deve partire dall’unica base regionale ad Alghero. Ci fosse stato il servizio attivo da Cagliari, la giovane carlofortina sarebbe stata trasportata direttamente a Monserrato in tempi brevi, evitandole un travaglio ben superiore a quello che naturalmente ha dovuto sopportare”.


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