Paolo, il più giovane con la Sla: cucina con le braccia del fratello

La storia commovente di Paolo Palumbo, oristanese: a 17 anni scoprì di essere il più giovane con la Sla in Italia. Ora realizza il sogno di diventare chef col grande aiuto del fratello, lui detta le ricette e Rosario esegue. Ecco come è nato il suo progetto “Sapori a colori” con la collaborazione dello chef Luigi Pomata


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Una grande passione: la cucina. Un sogno, diventare chef. A 15 anni l’oristanese Paolo Palumbo, oggi 19enne, si iscrive al liceo classico di Cagliari ma capisce in fretta che le materie umanistiche non sono la sua strada. Dopo alcuni mesi abbandona i banchi di scuola per lavorare con suo padre nel ristorante di famiglia. Da lui infatti eredita la passione per i fornelli.
 
Capisce che quella, sì, è la sua strada e la coltiva, lavora a Porto Cervo e poi a Bucarest. Frequenta corsi, si specializza. Poi a 17 anni un giorno un forte dolore al braccio destro. “Avevo difficoltà anche a prendere un bicchiere, ad aprire una serratura, a fare le cose più semplici” racconta. Dopo alcuni mesi anche il braccio sinistro. E poi la perdita di equilibrio, le cadute. E’costretto a fermarsi. Avrebbe voluto frequentare l’Alma, la prestigiosa accademia italiana di cucina, a settembre sarebbe dovuto partire per iscriversi ma non può. Dopo lunghe trafile la diagnosi la scopre per caso in ospedale dove è ricoverato per accertamenti: dimenticano la cartella clinica sul letto, con molta probabilità è SLA.
 
Si scopre che si tratta di una delle forme peggiori. Triste primato per Paolo: è il più giovane affetto da questa patologia d’Italia. Paolo non si butta giù, si informa legge tantissimo sa quello che comporterà ma non si lascia abbattere. Circondato dall’affetto di tanti va avanti con positività e non abbandona il suo sogno. “Ringrazio mia madre, mio padre, mio zio e mio fratello. Loro sono la mia forza, ogni giorno mi danno l’energia per andare avanti e mi ricaricano”. Continua a cucinare grazie all’aiuto di suo fratello Rosario “lui è il mi braccio destro, e sinistro, la mia spalla, il mio bastone portante, il mio migliore amico: è mio fratello. Lui c’è sempre per me”. Paolo detta le ricette e Rosario esegue, sono una squadra.
 
Ricoverato a Milano, al Nemo, centro specializzato in patologie neurogenarative Paolo conosce altri pazienti con la sua stessa malattia, in particolare lo colpisce Antonio di 44 anni allettato, tracheotomizzato, alimentato attraverso una sonda nello stomaco.  Gli chiede cosa ti manca di più? e lui “sentire il sapore de cibo”. “Sono rimasto senza parole, ho riflettuto e mi è venuto in mente il progetto Sapori a colori”. Un libro di ricette  per pazienti con problemi di deglutizione, disfalgia o alimentati tramite sonde per aiutare i familiari a cucinare.
 
L’idea si trasforma in realtà grazie alla collaborazione con lo chef Luigi Pomata l’idolo di Paolo, che accetta subito di far parte di questo progetto.  50 ricette tra antipasti, primi e dolci. “Sì perché i pazienti sono molto golosi, anche io lo sono” dice Paolo. Sapori a Colori  sarà pubblicato a metà febbraio. La prima ricetta ovviamente è dedicata al suo amico Antonio  “Risotto Cresenza e Prosecco”, il suo  piatto preferito. “Semplice ma dal gusto spettacolare” spiega.
 
Paolo intanto continua  a cunare i suoi piatti con il supporto del suo braccio destro e sinistro Rosario. Qual è il piatto che vi piace cucinare di più? “Lasagne ai frutti di mare. A me piacciono tantissimo, mio fratello invece non mangia pesce non sono ancora riuscito a convincerlo”.
 
In cantiere Paolo ha tanti progetti, si parte con il libro di ricette Sapori a Colori: “Non vedo l’ora che venga pubblicato, mi sono battuto tanto perché venisse pubblicato e ora manca poco.  Devo tutto ai miei genitori senza di loro questo mio sogno non si sarebbe avverato”.
 
 
Ecco il link alla pagina Fb https://www.facebook.com/saporiacolorii/?fref=ts