Nuovi parcometri a Cagliari, Psd’Az: “Complicati per gli anziani. Penalizzati i parcheggiatori extracomunitari”

Polemica sui nuovi apparecchi per il pagamento della sosta. Chessa: “Molti anziani si sono lamentati per le difficoltà. Bisogna ricordarsi la targa e si creano code. Oltretutto sono stati penalizzati i parcheggiatori, molti dei quali extracomunitari. Ma è questa la solidarietà della sinistra?”


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di Ennio Neri

I nuovi parcometri? “Hanno una procedura complicata, devi inserire il numero della targa. E questo penalizza anche i parcheggiatori”. È la protesta di Gianni Chessa, segretario cittadino Psd’Az, portavoce, spiega, di lamentele diffuse in città sull’utilizzo dei nuovi parcometri.

“Per il ticket devi fare un procedura che somiglia a quella del bancomat che ti costringe anche a ricordarti il numero di targa”, spiega Chessa, “questo crea complicazioni e disagi e genera code per i pagamenti. La gente è incavolata e sono soprattutto i più anziani ad essere in difficoltà”.

E infine la polemica sui parcheggiatori. “Hanno pensato bene di farlo perché così i parcheggiatori”, aggiunge il segretario cittadino sardista, “ tra i quali tanti extracomunitari, non possono scambiare i biglietti da una macchina all’altra come facevano prima. Alla faccia della solidarietà, per quanto ci sia qualcuno che crea disturbo, ma la solidarietà non era della sinistra?”, domanda Chessa, “ricordo al sindaco Zedda che la povertà non si racconta ma si vive in mezzo alla gente”.

I nuovi parcometri installati da Parkar (la società che gestisce i parcheggi cittadini) sono 36. Altrettanti saranno sistemati entro Natale. “La targa è necessaria per la personalizzazione del tagliando ”, spiegano da Parkar, “e sul display c’è una guida numerata che spiega tutta la procedura. È molto agevole e fino ad ora non abbiamo mai ricevuto lamentele. Oltretutto, “aggiunge, “i primi giorni dell’installazione i nostri ausiliari della sosta erano sul posto per dare le opportune informazioni. Siamo sempre pronti a verificare l’esistenza di problemi ed eventualmente siamo pronti a rivedere le procedure”.


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