Negozi aperti la domenica anche in Sardegna, l’sos: “Tantissimi commessi sfruttati e maltrattati”

Serrande ancora alzate nei grossi centri commerciali nel giorno segnato in rosso sul calendario? L’allarme dell’avvocato Gianni Benevole: “Alle aziende conviene aprire anche la domenica, ma nella stragrande maggioranza dei casi i lavoratori subiscono violazioni contrattuali e ci sono anche casi di neo-mamme alle quali non viene concesso neanche il tempo per allattare il figlioletto”


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La proposta del M5S ha subìto uno stop dalla Lega, ma non è esclusa la possibilità che, con opportune modifiche, almeno 26 domeniche su cinquantadue i negozi siano costretti, per legge, a tenere le serrande abbassate. Sia quelli piccoli sia quelli maxi, cioè la grande distribuzione. L’avvocato cagliaritano Gianni Benevole, esperto di Diritto del lavoro, segue tanti casi di commessi “e soprattutto commesse” che si trovano a dover fare i conti con “sfruttamenti, imposizioni illegittime e violazioni contrattuali”, tutti fatti che “avvengono ancora oggi nella stragrande maggioranza dei casi. Se le aperture domenicali non avvengono nella piena tutela del lavoratore o della lavoratrice, allora è molto meglio che i grossi centri commerciali restino chiusi”, afferma l’avvocato.

“Esistono lavoratori che godono di determinate tutele risalenti ai contratti firmati negli anni Novanta e che, purtroppo, si trovano costretti a vivere condizioni lavorative differenti. Era prestabilito tutto, pure le fasce orarie di lavoro, col tempo tutto ciò è venuto a mancare per via delle esigenze delle aziende, che hanno imposto turni differenti”. Imponendo, tra l’altro, “il lavoro la domenica, sotto la minaccia del licenziamento”. I contratti sono sì cambiati negli anni, “nel 2012 c’è stata la novità della legge Fornero, poi il Jobs Act del 2015 di Renzi. Il lavoratore dev’essere libero di accettare, o meno, di lavorare la domenica, senza vedersi modificati gli accordi contrattuali. Ci sono tante lavoratrici madri che hanno figli sotto i tre anni d’età e che non godono del riposo domenicale pur in presenza di questo beneficio. E chi ha la legge 104 non viene tutelato lo stesso”. Per Benevole “il lavoro domenicale in generale può essere condivisibile, ma solo se non sussistono vessazioni e imposizioni da parte dei datori di lavoro”, azioni “che spesso portano il lavoratore anche a rassegnare le dimissioni”.


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