Mulinu Becciu, fumi tossici dall’ex campo rom: “Zedda chiuda le scuole”

Dopo lo sgombero dall’ex campo rom i roghi non si fermano. I consiglierei forzisti Schirru e Balletto: “Il primo cittadino faccia come Delunas e ordini la chiusura delle scuole nella zona”


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Fumi tossici dall’ex campo nomadi sulla 554. “E Zedda faccia come Delunas e chiuda le scuole a Mulinu Becciu”.

 

Lo chiedono in un’interrogazione, che verrà discussa in consiglio comunale la settimana prossima, i consiglieri forzisti Stefano Schirru e Sandro Balletto. I due fanno riferimento all’ordinanza del primo cittadino dell’11 agosto scorso che imponeva lo sgombero dell’area per la tutela della salute pubblica.

Tuttavia nonostante lo sgombero , come conferma anche il comitato “No diossina” e i residenti di Mulinu Becciu e Su Planu, la notte e nelle prime ore dell’alba, continuano i roghi e le la produzione di diossina che in caso di inalazione provoca gravi danni alla salute.

 

I due consiglieri citano il caso di Quartu dove Delunas, dopo la convocazione del Prefetto in seguito ai fumi nocivi che si stanno sprigionando dall’area di Molentargius, ha imposto la chiusura delle scuole. Schirru e Balletto chiedono a Zedda di fare altrettanto e chiedono a che punto sono gli interventi finalizzati alla messa in sicurezza e le operazioni di bonifica dell’ex campo nomadi.

Un’interrogazione sullo stesso argomento è stata presentata anche da Marco Benucci, Pdi, che chiede all’amministrazione di espropriare il terreno privato per “motivi di salute pubblica” e di disporre indagini, attraverso una sorveglianza h24, per scoprire i responsabili di questi “crimini ambientali”.

Mercoledì scorso il sindaco Zedda è stato convocato d’urgenza in Prefettura proprio per discutere sull’inquinamento legato alle attività che si svolgono all’ex campo nomadi. Martedì riferirà in aula sull’esito dell’incontro.


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