Movida, Riformatori: «Il Comune vuole il numero chiuso alla Marina»

Troppa gente alla Marina. Soprattutto nella zona tra piazza Savoia, via Dettori e piazza Santo Sepolcro. Lo mette nero su bianco il piano di risanamento acustico del Comune presentato oggi. L’ipotesi: trasferire parte della movida lontano del centro storico


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Troppa gente alla Marina. Soprattutto nella zona tra piazza Savoia, via Dettori e piazza Santo Sepolcro. E il rumore eccessivo anche a causa del traffico in tre strade della città: via Roma, asse mediano di scorrimento (all’altezza di via Fleming) e in via Is Mirrionis, dove la presenza di un ospedale complica la situazione.

È tutto nel piano di Risanamento acustico realizzato dagli uffici comunali assieme alla ditta specializzata Vdp che ha rilevato le aree più critiche della città in relazione all’inquinamento acustico e suggerito alcune soluzioni per risolvere i problemi. Tra queste c’è l’ipotesi di trasferire la movida in altre zone della città lontane dal centro.

“Abbiamo tardato con la presentazione del piano perché abbiamo dovuto reperire alcuni dati presso altre amministrazioni”, ha spiegato l’assessora all’Urbanistica Francesca Ghirra che stamattina ha presentato il piano alle commissioni congiunte Urbanistica e Attività produttive. Le rilevazioni sono state effettuate tra il febbraio e l’aprile scorso (e qui c’è stata la prima contestazione dei comitati che avrebbero preferito le rilevazioni in estate).

Sul piano del traffico le criticità maggiori in 3 punti: via Roma, asse mediano e via Is Mirrionis. Su via Roma è imminente la pedonalizzazione lato portici, sull’asse mediano (le criticità si registrano all’altezza di via Fleming) possibile l’installazione di barriere antirumore, mentre in via Is MIrrionis l’ipotesi è quella del rifacimento del manto stradale (con materiale in grado di ridurre le emissioni) o del divieto di transito ai mezzi pesanti.

C’è poi la questione delle attività commerciali. La Marina è il punto critico. In testa la zona di piazza Savoia, via Dettori e piazza santo Sepolcro. Secondo il piano, illustrato dal dirigente Salvatore Farci per uscire da questa situazione si può intervenire in 3 modi diversi: con opere strutturali, con regolamenti e ordinanze (come l’ultima di Zedda che vieta la musica e l’asporto degli alcolici dalle 22 in poi) o con la pianificazione (come ad esempio il piano particolareggiato del centro storico che potrebbe limitare le zone destinate ad accogliere concessioni di suolo pubblico). Un’altra ipotesi emersa è quella dell’alleggerimento del carico della movida dal centro. Lo svago notturno, o parte di questo, potrebbe essere trasferito in altre zone della città.

Secondo l’assessora alle Attività Produttive Marzia Cilloccu “il piano conferma la necessità delle ordinanze e dei regolamenti ormai indispensabili e annuncia che le criticità verranno confrontate con le esigenze degli operatori”

Critico Giorgio Angius dei Riformatori: “Questa mattina in Comune è stata presentata la bozza di Piano di Risanamento Acustico della città, dopo un lavoro di oltre un anno che ha coinvolto gli uffici dell’amministrazione e una società esterna specializzata. Grazie a questo importante studio si è scoperto il motivo fondamentalmente del rumore in Centro Storico: c’è troppa gente di notte. Quindi la soluzione che si prospetta è limitare il numero delle persone: il numero chiuso. La Cagliari del futuro”, aggiunge, “città che punta a vivere sul turismo, si appresta a limitare le presenze in centro storico o invitarle con nuove politiche a spostarsi altrove. Non si preoccupi il Sindaco Zedda, i turisti ed i giovani cagliaritani lo stanno già accontentando, scegliendo nuove mete dove trascorrere il loro tempo libero e spendere i loro soldi. Si può aggiungere un dettaglio”, conclude, “il Piano prevede che per portare il rumore alle soglie richieste dai residenti il numero di persone massimo accettabile in piazza Savoia dovrebbe passare dagli attuali 273 circa a 77. Praticamente, tolti gli esercenti ed i camerieri, rimarrebbe spazio per una decina di fortunati avventori”.

Pierluigi Mannino, Cagliari#16 e Maria Antonietta Martinez, Movimento 5Stelle, hanno chiesto “più controlli”, mentre Pino Calledda M5Stelle, ha invitato l’amministrazione a non far fuggire gli abitanti dal centro storico.

Il piano sarà votato dopo ferragosto. 


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