Moria di cozze a Santa Gilla: “Subito una legge per riconoscimento indennizzi”

E’ arrivata puntuale, come conseguenza diretta delle precipitazioni degli ultimi giorni, l’ennesima moria di cozze e vongole nella laguna di Santa Gilla


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Un disastro annunciato. E’ arrivata puntuale, come conseguenza diretta delle precipitazioni degli ultimi giorni, l’ennesima moria di cozze e vongole nella laguna di Santa Gilla. Un durissimo colpo per l’universo di pescatori – circa 230 operatori inglobati nella Cooperativa – che sono stati obbligati a interrompere la loro attività per i valori fuori norma dovuti allo riversamento di acqua dolce nello stagno. Ieri l’assemblea davanti allo stabulario a due passi dalla chiesetta di San Simone, ai piedi della Sulcitana, con i consiglieri regionali Edoardo Tocco (FI), Valter Piscedda (Pd) e Francesco Agus (Campo Progressista) che hanno assicurato <<un impegno dell’aula di via Roma per sostenere i mitilicoltori ormai ridotti sul lastrico dal provvedimento di fermo pesca>>. Un intervento indispensabile – condiviso anche da Legambiente (con il presidente Vincenzo Tiana), Città Metropolitana e Autorità di distretto idrografico – per fronteggiare il fermo pesca che si trascina da ormai dieci giorni. “Chiederemo un iter accelerato per l’approvazione di una legge – spiegano Tocco, Piscedda e Agus – che possa garantire agli operatori del Consorzio Pescatori di Santa Gilla il riconoscimento degli adeguati indennizzi per affrontare le difficoltà dovute alla perdita della produzione. Nello specchio d’acqua stiamo assistendo ad una vera e propria strage di pesci e molluschi dovuti a queste precipitazioni fuori stagione, con i pescatori che stanno pagando i danni causati al settore dai valori dell’acqua fuori norma.  Una situazione che sta compromettendo tutta l’economia della zona. C’è una perdita economica stimata intorno ai 500mila euro, con un blocco che sta mettendo in ginocchio centinaia di famiglie”.


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