Monserrato, sosta selvaggia su posti per disabili al Policlinico: “Eh, non c’è spazio”

La denuncia di Claudia Fadda: “Per non fare due passi parcheggiano anche negli stalli riservati ai disabili, c”è addirittura un SUV che ostruiva lo scivolo riservato al passaggio delle carrozzine: dove sono i controlli?”


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Il malcostume del parcheggio selvaggio, spesso nei posti riservati ai disabili, è purtroppo una storia ben nota. Succede anche dove non dovrebbe neanche venire in mente, come al Policlinico di Monserrato. La denuncia arriva da Claudia Fadda, di Settimo, che questa mattina si è recata ad accompagnare ad una visita una persona disabile, trovando, suo malgrado, la maggior parte degli stalli riservati occupati invece da persone normodotate. E da chi senza nessuna remora ostruiva col mezzo gli scivoli riservati all’ingresso delle carrozzine impedendone, di fatto, il passaggio. “Eh, non c’è altro parcheggio”, queste le motivazioni dei furbetti della sosta.

“Questa mattina sono recata al Policlinico di Monserrato per portare un’anziana disabile a fare delle visite- racconta –  Il funzionario addetto a sollevare la sbarra per accedere ai parcheggi adiacenti all’ingresso, vedendo il cartellino dei disabili, ci ha gentilmente fatto passare pur avendoci avvisato del fatto che non avremmo trovato parcheggio. Conscia dell’avvertimento ho comunque cercato una zona di sosta adibita al parcheggio di passeggeri disabili. Con amarezza io e la mia passeggera abbiamo constatato che la maggior parte di questi erano occupati da auto non munite di pass. Era evidente che alcuni automobilisti, pur di parcheggiare in prossimità dell’ingresso e non fare qualche metro in più, dal momento che il Policlinico possiede un ampio parcheggio più distante agli ingressi, hanno deciso di sostare la propria autovettura nell’apposito spazio necessario per poter aprire del tutto lo sportello e garantire il passaggio della necessaria carrozzina. Facendo più giri all’interno del parcheggio siamo finalmente riuscite a trovare un parcheggio in prossimità di uno dei tre scivoli presenti per poter accedere al marciapiede che separa la zona parcheggio dalla strada”.

“Una volta effettuata la visita medica e ritornate all’auto, abbiamo notato un SUV che aspettava che ci spostassimo per potersi parcheggiare – continua a raccontare – Non appena messa in marcia, l’autista che guidava l’altra auto si è parcheggiato laddove poco prima sostava la mia auto, ostruendo così in maniera totale lo scivolo per le carrozzine. Indignata dal comportamento scriteriato ho accostato l’auto e ho fatto notare al conducente  palesandogli il fatto che in tal modo ostruiva un passaggio necessario per chi, diversamente dai normodotati, ha bisogno di una via libera e dedicata alla disabilità. La sua risposta è stata che non era disponibile altro parcheggio, e questa è stata la sua unica scusante. Ho sentito della medesima problematica che subiscono le persone dializzate all’Ospedale Brotzu. Sarebbe il caso che si compia una denuncia ben più estesa poichè come dicevo questo problema di inciviltà danneggia chi è disabile e talvolta anche chi non lo è. Non è ammissibile che un disabile non sia libero di circolare liberamente in città, e in modo più assurdo nei parcheggi di un ospedale cittadino.”