“Miracolo” a Sinnai, querce e corbezzoli rinascono nelle campagne di San Gregorio

Piantine di quercia, olivastro, mirto e corbezzolo: il verde ritorna protagonista negli ettari distrutti dalle fiamme nel 2013. Cinque anni dopo, panorama “green” al posto di quello, tetro, color carbone. E un’associazione culturale lancia la proposta: “Creiamo tanti piccoli boschi protetti in città”


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Di Paolo Rapeanu

Le fiamme sono solo un lontano, e brutto, ricordo: le campagne di San Gregorio, totalmente carbonizzate dal devastante incendio del 2013, oggi sono nuovamente “regno” del verde. Tra il 2013 e il 2014 moltissimi volontari si sono dati da fare, il loro impegno è stato fondamentale per far rinascere i tantissimi ettari ingoiati dal fuoco. Un duro e faticoso lavoro di piantumazione, che inizia a dare i suoi frutti: pian piano, infatti, stanno crescendo nuove piante di quercia, olivastro, fillirea, mirto e corbezzolo.
In prima linea, da sempre, l’associazione culturale “L’uomo che piantava gli alberi”. Che organizza, domenica 14 gennaio, il primo evento del 2018 proprio nelle campagne di San Gregorio. In programma c’è il lancio delle palline di argilla e la semina di ghiande. Ma sarà una giornata all’insegna della “festa green”. E c’è anche un nuovo progetto all’orizzonte: quello del bosco protetto. “Vogliamo sottrarre territorio al degrado e alla desertificazione, è urgente piantare alberi”. E l’associazione lancia l’appello “ai singoli cittadini: chi vuole può donarci un terreno, il cui unico scopo è quello di creare un bosco, che rimarrà protetto per sempre e del quale tutti potranno beneficiarne”.


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