Migranti e inclusione, a Sassari un corso per insegnargli a coltivare gli orti

Il progetto è organizzato da Cnr e ministero delle Politiche agricole: “Coltura e cultura degli orti nel segno della civiltà e del cambiamento, per integrare lavorativamente i migranti”


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“Coltura” e “cultura” degli orti nel segno delle civiltà e del cambiamento
Da Sassari un orto in ogni comune. Il convegno, organizzato dall’Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea (Isem) del Consiglio Nazionale delle Ricerche e dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del Turismo (Mipaaft), in collaborazione con il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari (Distal) dell’Università degli Studi “Alma Mater Studiorum” di Bologna, l’Istituto di Biometereologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Ibimet), il Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Cagliari e il patrocinio del Dipartimento di Scienze Umane e sociali del Cnr e del Comune di Sassari, avrà luogo i giorni 26 e 27 novembre 2018 dalle ore 9:30 alle 18:00 presso la Sala dell’Assessorato alle Politiche Culturali e Turismo del Comune di Sassari, in Largo Infermeria San Pietro. L’evento nasce all’interno della più ampia collaborazione che l’Isem porta avanti con il Ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del Turismo, grazie all’accordo sul Progetto in essere “Migrazioni & Mediterraneo. L’Osservatorio Sardegna” di cui è responsabile scientifico Alessandra Cioppi (Isem-Cnr), con la collaborazione dell’assegnista del progetto Maria Elena Seu. Durante l’incontro si ragionerà intorno a un piano di lavoro comune che mira a sviluppare la tematica dell’Orto, non solo nel suo aspetto puramente tecnico come “coltura” e pratica orticola, che vanta una tradizione secolare, ma anche come “cultura” dell’orto, in una sinergia di indagine, ricerca e innovazione scientifica fra scienze umane e sociali e bioagroalimentari. Ricerca che si articolerà su diverse aree tematiche e nella quale confluiranno sia l’interdisciplinarietà presente all’interno degli Istituti del Cnr, del Dsu e del Disba e la collaborazione dell’Università e dei soggetti esterni interessati. La “coltura” e la “cultura” dell’orto, antiche quanto l’uomo ma allo stesso tempo sempre attuali, possono rappresentare un esempio di efficace inserimento e integrazione dei migranti presenti nel nostro territorio e nelle nostre città, nonché un’occasione importante nel sistema d’accoglienza.
L’arte di coltivare un Orto è ampiamente utilizzata in numerosi contesti urbani nazionali e internazionali e può costituire un circuito virtuoso come strategia educativa e di inserimento: permette di insegnare e tramandare un lavoro complesso, consente di avvicinare il singolo al gruppo e viceversa, stimolando la socializzazione e lo scambio di uno spazio e di un lavoro comune.

Dopo i saluti delle Istituzioni regionali e locali prenderanno la parola il direttore dell’Ufficio Dirigenziale Politiche migratorie e Progetti europei Fami del Mipaaft, Giovanni Piero Sanna, e il direttore dell’Isem Marcello Verga (Cnr-Isem), ai quali seguiranno gli interventi di Alessandra Cioppi (Cnr-Isem), Maria Elena Seu (Cnr-Isem), Stefano Predieri con Edoardo Gatti e Giulia Maria Daniele (Cnr-Ibimet), Simonetta Bullita (Cnr-Ispaam), Grazia Maria Scarpa (UniSs), Giorgio Gianquinto (UniBo), Giovanni Bazzocchi (UniBo), Patrizia Preti (Presidente Ancescao-Bologna) e Giuseppe Zappalà (Slow Food Italia). Si approfondirà l’evoluzione del concetto di Orto, l’utilizzo degli orti dall’epoca medievale a quella contemporanea e si concluderà il Convegno con una seduta operativa volta all’organizzazione della pratica di un orto da attuare nella città di Sassari e di cui si vedrà la restituzione sotto il profilo scientifico e pratico nel mese di aprile del prossimo anno. Modereranno le giornate Marcello Verga, Grazia Maria Scarpa e Giovanni Bazzocchi.


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