“Microcitemico al Brotzu, un accorpamento dai costi altissimi”

La polemica aperta sui costi per l’accorpamento di Oncologico e Microcitemico al Brotzu


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Doveva essere un accorpamento a costo zero. Anzi, avrebbe dovuto far risparmiare. Invece il trasferimento di Microcitemico e Oncologico dalla Asl 8 al Brotzu ( solo sulla carta, per ora ) non solo sta creando il caos nei servizi sanitari ma si sta dimostrando molto costoso. Lo denuncia il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa, in un’interrogazione all’assessore della Sanità, Luigi Arru.

A seguito dell’accorpamento  sono state infatti stipulate tra l’Azienda ospedaliera “allargata” e la ASL 8 una convenzione per la gestione del personale che prevede, si legge nell’interrogazione. “che mensilmente l’AO Brotzu provveda di corrispondere, dopo le necessarie verifiche, i rimborsi dovuti per somme eventualmente anticipate dalla ASL 8, oltre ad un ulteriore somma (euro 24.000 per la gestione del personale e euro 25.000 per la formazione), per un totale di circa 175mila euro per il secondo semestre 2015, dovuta per lo svolgimento delle attività oggetto delle convenzioni”. In altre parole il Brotzu paga la Asl 8 per fare le cose che faceva già prima dell’accorpamento.

Cossa chiede all’assessore se non ritenga che “l’erogazione da parte dell’AO Brotzu in favore dell’ASL 8 di qualunque somma possa ritenersi non compatibile con il disposto della deliberazione n. 33/27 e cioè che le operazioni di accorpamento non dovessero comportare maggiori oneri a carico delle Aziende interessate”.

Non si capisce inoltre a cosa ci si riferisca quando si parla di “somma eccedente i rimborsi per le anticipazioni effettuate”: sono gli stipendi dei dipendenti trasferiti?

E allora se la Asl di Cagliari sta ancora gestendo il personale come faceva prima dell’accorpamento (sulla carta) dei tre ospedali per quale motivo si dovrebbero pagare somme ulteriori, con un aumento dei costi invece della propagandata riduzione? Si tratta di un fatto anomalo e incomprensibile, uno dei tanti che si stanno verificando nella “nuova” gestione della sanità sarda”.

Cossa chiede infine ad Arru se “se non ritenga di dover intervenire per evitare che l’accorpamento delle strutture ospedaliere in oggetto, giustificata sia con esigenze di ottimizzazione miglioramento del servizio che di limitazione delle spese, si traduca nel suo esatto contrario”.

 


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