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Mauro Icardi e’ senza ombra di dubbio lo spauracchio dell’Inter prossima avversaria del Cagliari. Con 13 reti segnate in altrettante partite non potrebbe essere diversamente. Non e’ certo una novita’ del resto: in sei campionati giocati in Italia e’ sempre andato in doppia cifra fuorche’ il primo anno in nerazzurro in cui era arrivato comunque a 9 reti (giocando peraltro poco). Indubbiamente pero’ il centravanti argentino e’ stato aiutato anche dal modulo costruito per lui da Luciano
Spalletti. Il merito dell’allenatore e’ stato soprattutto quello di convincere due anarchici delle fasce come Candreva ma soprattutto Perisic a mettere da parte i personalismi per cercare di finalizzare la loro classe al servizio del bomber. Impresa non sempre facilissima come testimoniano tanti esempi, non ultimo quello di Farias a Cagliari che nessun allenatore finora ha saputo esaltare proprio per la mentalita’ del brasiliano che, convinto di essere un goleador, sta letteralmente
buttando via una carriera a livelli altissimi. Icardi e’ dunque il pericolo numero uno per il Cagliari, prova ne siano le quattro doppiette e la tripletta messe a segno quest’anno in campionato. Ma forse e’ proprio da quelle che la squadra di Lopez puo’ partire per sperare di fermarlo. Perche’ se il totale dei gol dell’argentino fa 13, significa che tolte le marcature multiple e due gol singoli, per sei giornate Icardi e’ rimasto a secco. Cioe’ anche lui puo’ essere fermato.
Andreolli, il difensore del Cagliari si e’ allenato per tre anni e mezzo giorno per giorno con lui nell’Inter. Questo non da ovviamente nessuna garanzia che lo possa fermare, ma se ha fatto tesoro di tanta conoscenza quale occasione migliore per riscattare un inizio di stagione condizionato da tanta inattivita’. Per far si che Andreoilli riesca nell’impresa sara’ necessario bloccare soprattutto i rifornimenti dalle fasce di quei signori di cui sopra. Ma Andreolli con un po’ di fortuna potrebbe diventare un nuovo beniamino dei tifosi rossoblu.
Nanni Boi