Zedda da Renzi a Cagliari: “Matteo” e “Massimo” sempre più vicini

Entrambi giovani e di sinistra. Uno è sindaco e l’altro proprio dal Comune ha conquistato palazzo Chigi. Che i due si piacciano da tempo non è un mistero. Arrivano anche da Renzi alcune delle “tante offerte” di cui il sindaco ha parlato in consiglio comunale?


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

“Matteo” e “Massimo” sempre più vicini. Entrambi giovani e di sinistra. Uno è sindaco e l’altro proprio dal Comune ha conquistato palazzo Chigi e la segreteria nazionale del Pd. Così la presenza di Zedda da Renzi oggi non è passata inosservata. Il primo cittadino cagliaritano è andato all’aeroporto all’incontro col segretario nazionale del Pd, in città nell’ambito del tour #destinazionaitalia.

Il sindaco ha giustificato la visita all’ex premier come un atto dovuto “nei confronti di chi come Matteo e il partito democratico mi ha sostenuto e io non sono come quelli che voltano le spalle”, ma più di qualcuno ha letto nella presenza di Zedda  a Elmas come un ulteriore avvicinamento verso la candidatura del sindaco alle prossime elezioni politiche. Arrivano anche da Renzi le “tante offerte” di cui il sindaco ha parlato in consiglio comunale?

Che i due si piacciano non è un mistero. La prima visita di Renzi da Zedda al Comune di Cagliari, risale al 2011, quando l’allora sindaco di Firenze preparava la propria candidatura alle primarie del Pd. Ed è poi noto l’endorsment che nel dicembre 2015 il premier fece alla candidatura di Massimo Zedda, confermato dal partito democratico come candidato sindaco a Cagliari “perché è uno bravo anche se non è del Pd”.

Oltretutto Zedda, tra gli esponenti di Sel prima e di Campo Progressista, è tra i più assidui sostenitori di un’alleanza col Pd renziano alle prossime politiche. E torna così nel dibattito politico l’ipotesi Zedda, ormai uno dei pochi volti politici spendibili in Sardegna a livello nazionale, candidato alla Camera. Possibilità che ha preso corpo dopo le ultime fibrillazioni in consiglio comunale causate dai “mal di pancia” del Psd’Az e che porterebbe alle nuove elezioni per palazzo Bacaredda nel 2018.

 


In questo articolo: