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Storia di un maratoneta stupendamente normale: Massimo Argiolas, la splendida corsa da Monserrato a New York. Ha 41 anni, è ingegnere alla Erg, giocava a calcio al campo di San Lorenzo e ieri ha coronato un sogno. Lui, che è anche figlio di Pino Argiolas (conosciuto perchè presidente della Prometeo, l’associazione dei trapiantati sardi), si è allenato per un anno intero e ieri ce l’ha fatta: arrivare al traguardo della più bella maratona del mondo. Per poi raccontare così la sua impresa, firmata Massimo Argiolas: “Un’avventura grandiosa !Ho avuto una crisi al 15esimo km e pensavo di abbandonare.
Non andavano le gambe , il cuore saliva troppo di battiti.
Ho cominciato a camminare al 26km.
Volevo piangere.
Da bravo sardo (testardo!) ho ripreso piano piano a correre.
Ogni due km una fermata , bevuta e di nuovo corsa.
Sono stati 20 km di passione vera.
Dolore e amore allo stesso tempo.
Dopo 4 ore e 37 , io e i 4 mori abbiamo tagliato il traguardo.
Grazie davvero a chiunque abbia avuto un pensiero per me. Vi avevo tutti nel cuore .
Grazie a mio padre per il bellissimo post. non potevo deluderlo .Grazie agli abitanti di New York : mi hanno letteralmente tirato al traguardo”.