Massidda-Zedda, la sfida possibile: parte la volata per le elezioni

Crollano le crociere del 40 per cento, è polemica sul turismo: in molti chiedono a Massidda di scendere in campo da sindaco. Ma c’è anche Giuseppe Farris. E il primo cittadino tenta una difficile operazione di recupero


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“Niente “crociere”, i “Giganti di mont’e prama” senza alcuna promozione, chiusi gli “infopoint”, “grandi eventi”…spariti, ma dove sono i manager (?) che dovrebbero gestire il nostro turismo, la nostra Cagliari?… Che desolazione e che tristezza!…”. Strano che ad aprire “ufficialmente” la campagna elettorale per le prossime elezioni a Cagliari, primavera 2016, sia nientemeno che l‘ex dirigente Ada Lai su Fb. Di sicuro le grandi manovre, in silenzio, sono partite. Così come le crociere, in meno di un anno al porto di Cagliari, sono crollate addirittura del 40 per cento. Ed ecco perché oggi in tanti sui social network invocano Piergiorgio Massidda, che attende per settembre l’esito della sentenza della Cassazione sul ricorso contro il no all’Autorità Portuale. Comunque la si pensi le prossime elezioni a Cagliari dipendono dal futuro di Massidda, da molti dato come il candidato super favorito. L’ex Presidente ha dalla sua un grandissimo consenso popolare, e se decidesse di scendere in campo sarebbe durissima per Massimo Zedda, che di recente sull’Unione Sarda ha dichiarato di essere pronto a ricandidarsi.

Ma cosa sta accadendo nei due schieramenti? Massidda sarebbe il candidato ideale sia per la rivincita del centrodestra, sia per un’eventuale lista civica fuori dai partiti, che aggregherebbe movimenti e associazioni come in un ideale grande forum sul futuro di Cagliari. Ma ancora non ha sciolto le riserve. Il centrodestra ha un altro candidato autorevole: si tratta di Giuseppe Farris, che non ha mai nascosto di essere pronto a correre da sindaco. Inevitabilmente per la scelta finale serve un accordo tra i due possibili leader, per superare anche le polemiche del passato legate all’esito delle provinciali. Difficile che il centrodestra faccia le primarie. Difficile anche che le faccia il centrosinistra, dove Zedda potrebbe rischiare di perderle. L’attuale sindaco ha fatto scattare l’operazione “recupero”: sorride di più, stringe più mani, è pronto a inaugurare diverse opere pubbliche nell’ultimo anno del suo mandato. Anche la riqualificazione del Poetto, mentre resta l’incognita sullo stadio. Zedda dunque in fase due, quella del rilancio. Non si può negare però che agosto per la politica di centrosinistra a Cagliari sia diventato un mese inutile, nel quale la Giunta letteralmente sparisce, la maggioranza va in letargo e il turismo viene abbandonato a se stesso: neanche uno spettacolo degno di rilievo, l’Estate Cagliaritana è solo un pallido ricordo. Lo svago per chi resta in città un sogno proibito, a parte bar ristoranti e pizzerie. Nel frattempo le tasse aumentano a dismisura, la Tari dell’87 per cento, tra le città più care d’Italia. Nel 2015 si vota a Quartu, e qualche scenario sarà più chiaro. Il centrodestra ha anche un possibile outsider: una donna, Alessandra Zedda, che ha preso tantissimi voti alle regionali. Il borsino attuale è questo: Massidda se si votasse oggi, probabilmente vincerebbe al primo turno senza neanche il ballottaggio. Zedda è in risalita, ma deve fare i conti anche con una parte della sinistra che in questi tre anni e mezzo non si è sentita affatto coinvolta in un cambiamento che non è ancora arrivato. Farris c’è, la Zedda è l’alternativa. E se Renzi regge,  le comunali arriveranno prima delle politiche nazionali. In autunno comincia una volata mai così lunga.     


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