“I market devono imbustare ogni prodotto, non arricchirsi con le buste biodegradabili”

Uno dei clienti abituali dell’Eurospin di via Stamira, Felice Lai, condanna fermamente il pugno in faccia dato da un 70enne a un dipendente, ma allo stesso tempo si mostra seccato per il pagamento delle bioshopper: “Incivile alzare le mani contro ragazzi che lavorano, io voglio portarmi le buste da casa”


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La soluzione, per quanto difficilmente praticabile, almeno a parole è semplice: “I supermercati devono vendere la merce già confezionata, tanto le buste sono tutte uguali”. Felice Lai, 76 anni, fa la spesa di frequente all’Eurospin di via Stamira. Il pugno in faccia rimediato da un dipendente che aveva “osato” spiegare a un cliente che le nuove bioshopper devono contenere solo frutta o verdura “è un gesto intollerabile, alzare le mani è un comportamento incivile, soprattutto se fatto nei confronti di ragazzi che lavorano”.

Ma, sul costo fisso di 1 o 2 centesimi delle buste biodegradabili, il 76enne è sicuro e ha una sua ricetta: “O portata da casa o trovata nel market è sempre la stessa busta, sia quella per le mele sia quella per il pane. Da qualche parte sarà pur stata comprata”, e questa novità in scontrino viene vista come “un arricchimento per loro”, cioè per i supermercati.