Marco e Giusy, amore e disperazione: “Viviamo e dormiamo in strada a Cagliari da oltre un anno, nessuno ci aiuta”

Lui abruzzese disoccupato e lei siciliana divorziata, due vite che si incrociano al gelo della Stazione marittima e di via Sonnino: “Il nostro rifugio è dietro lo scivolo del palazzo del Comune, dalle assistenti sociali solo promesse. Vogliamo lavorare, chi può darci una mano?”. GUARDATE il VIDEO


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Marco Notarfranco ha 50 anni, Giusy Porcelli tre in più. Lui, l’anno scorso, racconta di essere partito dalla sua Pescara “per un’offerta di lavoro che poi non c’è stata più. Dovevo lavorare in un ristorante dopo esser stato licenziato, in Abruzzo facevo giardiniere e aiuto cuoco”. Lei, originaria di Palermo, è a Cagliari “da tredici anni. Ho lavorato nel settore delle pulizie, ho alle spalle una storia d’amore finita”. Da agosto 2017, entrambi, vivono in strada. Le mattine dentro il casermone blu della Stazione marittima – che presto chiuderà i battenti per via di lavori interni – le notti sotto il palazzo del Comune tra piazza De Gasperi e via Sonnino. In tasca dicono di avere “zero euro. Abbiamo ottenuto solo il Rei, ma il pin della carta non è ancora arrivato. Potremo avere sessanta euro, non di più, per campare”. Meglio, per non campare, vista la cifra irrisoria.

 

“Dalle assistenti sociali abbiamo ricevuto solo tante promesse, mai nulla di concreto. L’alloggio ce lo dovremmo pagare di tasca nostra, ma con quali soldi?”, si chiede, disperato, il 50enne. Nè lui nè lei possono contare su un possibile aiuto di un parente: “Io è come se non ce li avessi”, confessa Giusy, “mia madre è anziana e invalida”, spiega Marco. I due lanciano un disperato appello: “Cerchiamo un lavoro, qualunque lavoro, e un tetto. Chi può aiutarci ci chiami in qualunque momento al +39.389.0587812 .