Mamma Angela, quel biglietto fatale nella tragedia: “Basta sofferenze, ora so come fare”

C’è quel biglietto fatale, che spunta all’ombra della tragedia: “Basta sofferenze, ora so come fare”. Lo hanno ritrovato gli inquirenti, nella casa del duplice omicidio dei due figli disabili, culminato poi col suicidio della mamma Angela Manca. La tragedia è tutta in quelle cinque parole di addio


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C’è quel biglietto fatale, che spunta all’ombra della tragedia: “Basta sofferenze, ora so come fare”. Lo hanno ritrovato gli inquirenti, nella casa del duplice omicidio dei due figli disabili, culminato poi col suicidio della mamma Angela Manca. La tragedia è tutta in quelle cinque parole di addio: la mamma non ne poteva più, di soffrire lei vedendo soffrire i suoi “bambini”, come li chiamavano tutti a Mandas. E ha deciso di farla finita per tutti, nel modo più crudele, con tre colpi e un fucile solo. Ieri è morta anche lei, il giorno dopo avere ammazzato i figli Paolo e Claudio Calledda, gemelli, disabili e allettati, entrambi di 42 anni.

La Sardegna è ancora sconvolta da questo dramma, sui social le opinioni si dividono ma paradossalmente in molti hanno difeso questa mamma disperata, persino il sindaco di Mandas lo ha definito “un atto di amore”. Certo, non un esempio, ma un gesto dettato dalla disperazione con quel precedente di tre anni fa, quando tutti e tre furono trovati intossicati dai farmaci e non fu probabilmente un atto casuale.

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