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Ha 18 anni e fa il pastore “d’estate, quando aiuto mio padre. Sveglia alle cinque del mattino, finisco alle dieci ma poi c’è comunque il bestiame da seguire. Il gregge di pecore è grande, sono 250”. Così Lorenzo Lacu, pastore giovanissimo e – forse ancora per poco – “studente, in inverno. Il latte ce lo pagano cinquantaquattro centesimi, non si può andare avanti così. Già al giorno d’oggi non c’è lavoro, se ci tolgono pure questo…”.
Già. A Roma è in corso di svolgimento il “tavolo del latte” al ministero dell’Agricoltura, e potrebbero arrivare delle importanti svolte: “Dico agli industriali e ai politici di mettersi nei nostri panni. Il latte va pagato almeno un euro al litro”. Pastore lavoro del futuro? “Uno, possibilmente, preferirebbe cercare un’occupazione più conveniente, ma con i giusti prezzi il pastore è un lavoro sicuro”.
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