Le strane inaugurazioni di Zedda, proprio a ridosso delle elezioni

Critiche in consiglio comunale dai Riformatori per le passerelle del sindaco: è la volata per le europee o per le prossime comunali? Un tempo il centrosinistra criticava Floris proprio per i tagli del nastro in campagna elettorale. Ora il primo cittadino cerca di anticipare la “pericolosa” discesa in campo di Massidda?


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“Curioso che il sindaco Zedda decida di inaugurare il nuovo giardino di Is Mirrionis venerdì, guarda caso due giorni prima delle elezioni europee. Curioso ma in fondo neppure tanto sorprendente, considerato che anche per Zedda vale la regola tempo di elezioni, tempo di inaugurazioni. Ecco perché gli consigliamo di battezzare lo spazio verde “Europarco”. Un nome più adatto a ricordare le sue trovate pubblicitarie pre elettorali”. Lo dichiarano i due consiglieri comunali di Cagliari dei Riformatori, Roberto Porrà e Sandro Vargiu. Le strane inaugurazioni sotto elezioni insomma, quelle che il centrosinistra criticava tanto ai tempi della giunta Floris.  

 “Zedda non è nuovo a queste iniziative spot  – proseguono i due esponenti dei Riformatori – la settimana scorsa, ad esempio, aveva tagliato il nastro dello spazio verde di Pirri. Il sindaco si scopre incredibilmente attivo quando siamo a ridosso di elezioni, mentre dorme per tutto il resto dell’anno”. Chissà perché, però, prosegue ancora Porrà e Vargiu, “ciò che vale per lui non vale per i suoi avversari: tre anni fa, quando l’ex sindaco Floris inaugurò il parco della Musica lui e i suoi sostenitori inscenarono un flash mob per  – sono parole loro – segnalare la strumentalità dell’inaugurazione del parco in campagna elettorale. Delle due l’una: o Zedda ha la memoria corta o proprio non sa più che fare per recuperare il consenso che ormai ha perduto”. Resta un dubbio: è soltanto la volata alle europee o Zedda ha già cominciato la grande corsa verso le comunali in programma tra due anni? Il sospetto di molti è che stia cercando di anticipare la “pericolosa” (per lui) discesa in campo di Piergiorgio Massidda. 


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