Al via i lavori di manutenzione del canale navigabile della Laguna di Sant’Antioco

È finito il tempo dell’attesa: la laguna di Sant’Antioco avrà finalmente il suo canale navigabile


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È finito il tempo dell’attesa: la laguna di Sant’Antioco avrà finalmente il suo canale navigabile. Lunedì 22 ottobre, infatti, prenderanno avvio i lavori di manutenzione che prevedono il dragaggio del canale in tre segmenti e, in particolare, nei pressi dell’isolotto e di Punta Trettu (per una lunghezza complessiva di 1300 metri). Nello specifico, verranno asportati limi, fanghi e sabbie che verranno stoccati temporaneamente in un’area individuata sulla banchina del porto industriale di Sant’Antioco, per poi essere trasportati in una discarica autorizzata. Ma non è tutto: utilizzando le economie di gara dovute al ribasso, sarà possibile eseguire un progetto di completamento per la posa di segnalamenti diurni e notturni su pali in legno al posto delle boe galleggianti installate pochi anni fa dall’amministrazione comunale di Sant’Antioco; soluzione che non ha dato il risultato sperato. L’intervento è stato finanziato nel 2012 dalla Provincia di Carbonia Iglesias con una somma di 700 mila euro ed è stato inserito fra le azioni strategiche del Piano Sulcis.

«Questi lavori – commenta il sindaco Ignazio Locci – consentiranno finalmente di ottenere un percorso percorribile dalle imbarcazioni, che sarà largo venti metri con una profondità di tre, considerata assolutamente sufficiente alle necessità del diporto interessato alla percorrenza del canale.

La rimessa in ripristino delle condizioni di sicurezza come profondità del canale e delle segnalazioni, consentirà un incremento del traffico da diporto tra Sant’Antioco, Calasetta e Carloforte percorrendo la via più breve invece di circumnavigare l’isola antiochense. Ringraziamo gli uffici tecnici della provincia del Sud Sardegna che, anche grazie all’impegno di questa amministrazione oggi e di quella precedente ieri, sono riusciti a portare ad esecuzione questa importante opera di sviluppo per Sant’Antioco e per l’intero territorio. Il canale potrà essere utilizzato da oltre il 90% del naviglio presente nei porti dell’arcipelago sulcitano, rendendo maggiormente fruibili all’utenza le diverse offerte sia di rimessaggio che di assistenza e cantieristica locale».