Lavoras, in Sardegna una pioggia di cantieri per dare lavoro: ecco come funzioneranno

Nelle prossime ore Insar pubblicherà l’avviso: i Comuni possono immediatamente presentare il progetto


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Si parte con i cantieri di LavoRas, la parte che muove 45 dei 128 milioni complessivi messi in campo con il piano per il lavoro voluto dalla Giunta e approvato dal Consiglio attraverso la Finanziaria. Questa mattina, nella sala Lussu di Villa Devoto, il presidente della Regione Francesco Pigliaru con gli assessori della Programmazione Raffaele Paci e degli Enti Locali Cristiano Erriu, ha firmato con il presidente dell’Anci Emiliano Deiana, i rappresentanti di Aiccre e Asel Carla Medau e Antonello Atzeni e con il Cal, l’accordo quadro che dà il via a tutta la procedura. Nelle prossime ore Insar pubblicherà l’avviso: i Comuni possono immediatamente presentare il progetto che sarà valutato da Insar. Una volta approvato, verrà fatta la selezione dei disoccupati dalle liste comunali e a quel punto si potrà materialmente aprire il cantiere. Una procedura che, per obblighi di legge, ha delle scadenze in ogni sua fase fissate fra i 30 e i 45 giorni, ma che può essere chiusa nel giro di pochissimi giorni se le domande saranno presentate tempestivamente dai Comuni. Attraverso i cantieri, i Sardi occupati saranno circa 3500. I rappresentanti degli Enti Locali hanno espresso forte apprezzamento per LavoRas, sottolineando la correttezza dell’impostazione e la condivisione del percorso, che dà fiducia e risponde alle aspettativa dei Comuni.
PIGLIARU –  “LavoRas è la nostra risposta a una ripresa che è ancora troppo lenta, e questo vale non solo per la Sardegna ma per tutto il Paese, soprattutto al sud. Quando il mercato non sostiene con sufficiente vigore la creazione di lavoro, la ricetta è quella che ci ha insegnato Keynes: il lavoro va creato anche con l’intervento pubblico”, ha dichiarato il presidente Francesco Pigliaru. “I cantieri di lavoro previsti e finanziati da LavoRas sono esattamente questo: la creazione di nuova occupazione subito su progetti mirati, che dunque avranno effetti permanenti con la realizzazione di servizi di cui le comunità avevano bisogno e che saranno un vantaggio per tutti. Grazie all’impegno di molti e con l’essenziale protagonismo dei Comuni – prosegue il Presidente – il percorso sta andando avanti in fretta ed efficacemente: la firma di oggi, che definisce i dettagli, dimostra che insieme si è lavorato bene, ed è un ottimo esempio di collaborazione tra Istituzioni che hanno come unico obiettivo aiutare chi ha sofferto e sta soffrendo di più la crisi.”

PACI – “Il percorso di LavoRas è stato fortemente condiviso con le parti sociali, economiche e istituzionali oltre che con il Consiglio regionale”, ha ricordato Paci. “Abbiamo fatto decine di incontri per raggiungere il miglior risultato possibile, accogliendo suggerimenti e integrazioni, perché ognuna delle parti ha portato il suo importante contributo. Abbiamo corso molto, lavorato su questo Piano ogni singolo giorno e ora  bisogna continuare a correre per capitalizzare al massimo tutti gli sforzi che sono stati fatti: puntiamo su procedure snelle e rapide, e siamo sicuri che anche i Comuni saranno pronti, perché c’è grande voglia di ripartire e far ripartire la nostra regione. LavoRas è una risposta seria e concreta all’emergenza lavoro in Sardegna”, conclude Paci. “E, insieme ai 45milioni del Reis e alle politiche di programmazione territoriale, è una occasione straordinaria per uscire definitivamente dalla crisi”.
FINANZIAMENTO E TIPOLOGIE DI CANTIERI – I 45 milioni destinati ai cantieri di LavoRas sono di provenienza Fsc e Fse. Un primo anticipo, pari al 30% dell’importo complessivo, sarà erogato dalla Regione al momento della firma della convenzione di approvazione del progetto fra Comune interessato, Aspal e Insar. Una seconda quota, il 50%, verrà stanziata all’apertura di cantieri (dunque al momento dell’assunzione dei disoccupati), il restante 20% a saldo dopo la rendicontazione finale. Sei le tipologie di cantieri previste: ambiente, compresi i litorali e le aree umide, e dissesto idrogeologico; beni culturali e archeologici; edilizia; reti idriche; valorizzazione attrattori culturali; patrimonio pubblico ed efficientamento delle procedure comunali.
ERRIU – “Questo programma straordinario – sottolinea l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu – riattiva i cantieri comunali per l’occupazione. I Comuni sardi sono abituati da tempo a dare risposte ai tanti fabbisogni e alle richieste di lavoro dei cittadini. Da oggi sarà possibile farlo anche attraverso i cantieri innovativi inseriti nel Catalogo, che rispondono a una domanda di occupazione e consentono ai Comuni stessi di risolvere alcune criticità amministrative: digitalizzazione di documenti, gestione degli archivi, attività legate all’archeologia e alla sistemazione del territorio. Sarà possibile sviluppare la micro-imprenditorialità locale e, in una certa misura, contenere lo spopolamento delle zone interne. I progetti potranno essere presentati anche in forma partecipata, all’interno di una o più Unioni di Comuni oppure in una porzione di un singolo territorio”.

UN PROGRAMMA STRAORDINARIO – Con LavoRas, che oltre ai cantieri contiene la parte dei bonus occupazionali, la Giunta conta di ridurre il tasso di disoccupazione di circa un punto percentuale, a condizioni stabili, e di dare lavoro complessivamente a oltre diecimila persone. Oltre ai 128 milioni per il 2018, il Piano stanzia 70 milioni ciascuno per il 2019 e il 2020, soldi e politiche che faranno aumentare ulteriormente il numero degli occupati.


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