Latte dei pastori sardi, il caso finisce in Procura: parte l’esposto del Codacons

Dopo le “giuste proteste” degli allevatori sardi per i prezzi del latte imposti dall’industria del settore, il Codacons presenterà domani un esposto alle Procure della Repubblica di Cagliari e Roma e all’Antitrust alla luce della possibile fattispecie di aggiotaggio.


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Dopo le “giuste proteste” degli allevatori sardi per i prezzi del latte imposti dall’industria del settore, il Codacons presenterà domani un esposto alle Procure della Repubblica di Cagliari e Roma e all’Antitrust alla luce della possibile fattispecie di aggiotaggio.

“Chiediamo di accertare eventuali illeciti commessi dall’industria del latte che obbliga gli allevatori a sottostare ai prezzi da loro imposti, attraverso ricatti che realizzano un oligopolio illegale – spiega il presidente Carlo Rienzi – L’art. 501 del Codice penale, infatti, punisce le alterazioni fraudolente dei prezzi sul mercato e chi “adopera artifici atti a cagionare un aumento o una diminuzione del prezzo delle merci” con la reclusione fino a 3 anni, fattispecie che sembra realizzarsi nell’obbligare i produttori a vendere il latte a prezzi inferiori ai costi di produzione”.

Una situazione, per il Codacons, rischia di creare pesanti distorsioni del mercato e favorire il latte straniero, in primis quello proveniente dall’Europa dell’est.

L’associazione chiederà inoltre alle Procure di accertare le responsabilità del Ministero delle politiche agricole in relazione ai mancati provvedimenti a sostegno degli allevatori italiani, alla luce della possibile omissione di atti d’ufficio e concorso in aggiotaggio.

 


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