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di Jacopo Norfo
“Le nuove piste ciclabili di Is Mirrionis? Si faranno solo se concordate con i commercianti”. “Le nuove piste ciclabili di Is Mirrionis? Non sono state concordate con i commercianti”. La prima dichiarazione è firmata da Gianni Chessa, neo assessore ai Lavori Pubblici passato con disinvoltura ( e con due poltrone in giunta per il Psd’Az) dall’opposizione a Zedda al sostegno di Zedda. La seconda dichiarazione è del consigliere regionale Edoardo Tocco, che invece nel centrodestra c’è sempre rimasto come autorevole esponente in città.
Nel frattempo, cosa sta accadendo davvero? Che oltre alla rivolta dei negozianti e dei residenti di is Mirrionis, va in scena la clamorosa protesta degli autisti del Ctm. Che hanno denunciato come a loro parere le nuove corsie degli autobus siano troppo strette e quindi non a norma, e come sia quasi impossibile fare scendere e salire i disabili dagli autobus. All’occhio di tutti i cagliaritani, via is Mirrionis è più stretta, meno sicura e più pericolosa. Erano davvero indispensabili queste piste ciclabili? Non sarebbe stato meglio realizzare un bel viale alberato, in una città che ha praticamente dimenticato cosa sia l’ombra?
Ancora più significativo è il palleggio di responsabilità dell’assessore Gianni Chessa. Che ha scaricato su Luisa Anna Marras, responsabile del Traffico, le “colpe” di un’opera che comunque è un lavoro pubblico. Ma soprattutto, chiediamo all’assessore Chessa: perchè in campagna elettorale assicurava una condivisione con i negozianti e ora che è al governo della città quella condivisione non c’è stata e le piste proprio durante il suo mandato sono state costruite in faccia agli abitanti? L’assessore Chessa, non era lo stesso che protestava per i disagi del traffico in via Cadello? Cosa ne penseranno ora le centinaia di suoi elettori dei quartieri popolari?