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Di Paolo Piu
È iniziata con la lettura di una poesia in sardo dal titolo evocativo, “Grano e libertà” la serata
introduttiva della 3 giorni che a partire dal 17 maggio ha visto protagonista un’ospite di eccezione,
la dottoressa cubana Aleida Guevara, medico pediatra che si occupa dei bambini svantaggiati e allo
stesso tempo porta avanti la lotta per i diritti civili.
Organizzata dal Circolo José Martì dell’Associazione di amicizia Italia Cuba e introdotta dalla
dott.ssa Lorena Cordeddu, la prima serata è stata dedicata al tema dal titolo: “Diritti, Salute,
Istruzione. Viaggio intorno a Cuba”, presso la MEM di Cagliari, la quale ha registrato il tutto
esaurito, nel corso dell’incontro-dibattito che per tre ore ha tenuto il pubblico inchiodato alla sala
andando ben oltre le più rosee previsioni, a causa sia dello spessore dell’ospite presente, che
dell’interesse suscitato dagli argomenti trattati.
A più riprese la dottoressa Guevara ha fatto riferimento alla figura del padre Ernesto, la cui
immagine, immortalata dalla celebre foto di Alberto Korda, è diventata un’icona laica della storia e
della cultura, rendendo il “Che” uno dei personaggi più noti del XX secolo, per proseguire con la
descrizione della situazione politica ed economica di Cuba. Ha posto in evidenza i progressi fatti
nel suo Paese sia in campo medico-scientifico che in quello dell’istruzione, auspicando che la
stessa cosa possa avvenire anche in Italia, dove il sistema governativo sta cercando di privatizzare
la sanità e di distruggere la scuola pubblica con riforme insensate. In molti Paesi occidentali
sarebbe auspicabile tendere al modello cubano. E ha fatto la previsione che entro il 2025 l’isola
caraibica avrà la popolazione più vecchia del mondo, grazie ai progressi in campo medico, che
porterà le persone a vivere fino all’età di 120 anni.
I diritti fondamentali, quali la salute e l’istruzione a Cuba sono garantiti, ha aggiunto, diversamente
che nel resto del mondo, dove in alcuni Paesi si sta addirittura tornando indietro. “Un popolo è
veramente libero quando è colto. Nessuno lo può ingannare.” E ha fatto un raffronto con la
pubblicità televisiva che costantemente bombarda le menti dei popoli occidentali, orientando
inconsciamente le loro scelte.
Rispondendo alle domande del pubblico, ha sfatato il falso mito che non si possa andar via da
Cuba. Il divieto riguarda i militari, i quali dopo aver lasciato l’esercito non possono espatriare per i
successivi 5 anni, per motivi di sicurezza nazionale, e i medici, perché lo Stato non può rischiare
che si stabiliscano all’estero, dopo aver investito nella loro formazione in modo del tutto gratuito e
avergli permesso di raggiungere un alto livello di preparazione, per il quale sono famosi in tutto il
mondo. Gli altri cittadini posso lasciare liberamente il Paese se lo desiderano.
Ho posto alla dottoressa alcune domande:
Ho letto che “Che” Guevara sia stato abbandonato dall’Unione Sovietica, quando fece
l’Africa e l’America latina. Si suppone che ci fosse un accordo sotterraneo tra gli USA e
l’URSS per lasciare la situazione mondiale congelata con la suddivisione stabilita dalle due
superpotenze. Un personaggio come il “Che” ha destabilizzato questi equilibri e per questo è
stato boicottato e abbandonato al suo destino.
“Non è andata così. Mio padre intendeva creare molte azioni rivoluzionarie in vari Paesi del
mondo, per destabilizzare il potere imperialistico statunitense. In questo modo le risorse di quei
Paesi, seppur piccoli, non sarebbero andate agli Stati Uniti. L’Unione Sovietica non si trovava
d’accordo con questa sua visione, sostenendo di non poter aiutare ogni piccolo Paese nella sua lotta.
Per questo non lo aiutò.”
Qual è il rapporto tra la medicina ufficiale e la santeria a Cuba?
La santeria possiede delle conoscenze molto antiche sulle piante medicinali. Queste conoscenze,
patrimonio dei veri santeros, sono state assunte e integrate nella medicina ufficiale, che a Cuba ha
raggiunto uno dei livelli più alti al mondo.
La dottoressa Guevara il 18 maggio proseguirà la sua visita in Sardegna dove visiterà i luoghi
legati alla figura di Antonio Gramsci, principalmente Isili, Ales e Ghilarza. Il 19 maggio tornerà a
Cagliari dove incontrerà gli studenti del Liceo classico “Siotto” per portare avanti la discussione su
questi temi.