La Valletta rifiuta l’attracco dell’Ong Lifeline, Toninelli: “Ecco la disumanità di Malta”

Un’altra nave ong che attende di attraccare in un porto sicuro, ma la Valletta nega qualsiasi intervento. L’ira di Toninelli: “La disumanità di Malta è lo specchio dell’atteggiamento dell’Europa. La Lifeline è ferma nelle acque SAR dell’isola e in grande difficoltà, con un carico di oltre 230 migranti a fronte di una capacità di accoglienza in sicurezza di circa 50 persone”


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E’ un nuovo caso Aquarius. La nave della Ong battente bandiera olandese Lifeline che da giorni vaga nel Mediterraneo con a bordo 224 migranti, attende che un porto la faccia attraccare. Salvini è stato chiaro: “Non toccheranno suolo italiano”, aveva detto nei giorni scorsi. Toninelli  aveva poi corretto il tiro con un video ribadendo che “l’Italia avrebbe salvato queste persone, ma sequestrato la nave”.

Oggi torna sull’argomento pubblicando una nota durissima contro Malta e l’Europa: “La disumanità di Malta è lo specchio dell’atteggiamento dell’Europa. La Lifeline è ferma nelle acque SAR dell’isola e in grande difficoltà, con un carico di oltre 230 migranti a fronte di una capacità di accoglienza in sicurezza di circa 50 persone. Nessun altro Paese sta coordinando le operazioni, dunque le responsabilità maltesi sono ancora maggiori.  Eppure il centro di coordinamento dei soccorsi di La Valletta ha rifiutato, con la nota ufficiale che pubblichiamo in calce, qualsiasi tipo di intervento, se non il soccorso mirato a pochi casi di prima emergenza. Per loro, infatti, come evidenziato nella lettera, quello della nave Ong è un caso post-SAR, dunque non di imminente pericolo. Assurdo, dato che stiamo parlando di una nave con un carico circa cinque volte superiore le proprie effettive capacità.  Ribadisco: la Lifeline non sta navigando verso Nord, ma è ferma in acque SAR maltesi. E sta mettendo irresponsabilmente in pericolo tante vite umane.  La sua presenza era stata segnalata alle autorità dell’Isola sia da Frontex che dalla Guardia Costiera italiana. I maltesi non hanno alcuna giustificazione per il loro atteggiamento. Noi non ci stiamo. E’ l’Europa che deve intervenire per rimediare alla disumanità di Malta, per salvare ora i migranti di Lifeline e in futuro per scongiurare le partenze dei barconi della morte.”