“La Sardegna come la Giamaica”: scoperta un’altra mega piantagione di cannabis

Una piantagione di marijuana con oltre duemila piante dell’altezza di quasi due metri per un peso di 4 tonnellate scoperta nella campagna a Ollollai. E’ la seconda scoperta in Barbagia dopo quella scovata appena un mese fa a Bitti, dove le piante coltivate erano 8mila


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E’ stata scoperta ieri mattina durante un servizio finalizzato al contrasto della coltivazione di sostanze stupefacenti, svolto mediante l’utilizzo di un elicottero del 10° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Olbia, una mega piantagione di marijuana nelle campagne di Ollollai in un’area di campagna circa 2600 metri quadri dai militari del Reparto Squadriglie del Comando Provinciale Carabinieri di Nuoro e del Nucleo Investigativo.

È la seconda piantagione simile ritrovata in Barbagia in pochi mesi, dopo quella scovata il 3 agosto dai Carabinieri nel territorio di Bitti, in quel caso erano state sequestrate circa 8.000 piante.

Oltre alle 2.000 piante di cannabis in piena fase di maturazione, di altezza media di circa 190 centimetri per un peso complessivo al netto delle radici di circa 4 tonnellate (che nonostante sia minore in numero di piante, risulta quantitativamente superiore rispetto alla citata di Bitti), i Carabinieri intervenuti hanno sequestrato anche un complesso impianto di irrigazione costituito da un pozzo artesiano creato ad hoc, cisterne, gruppo elettrogeno, elettropompa e circa 3.000 metri di tubature.

Si tratta di una vera e propria azienda agricola dell’illegalità, munita di tutta la strumentazione, di difficile accesso e ben nascosta dalla fitta vegetazione, che i militari sono riusciti ad individuare solo grazie all’impiego del mezzo aereo e ad un complesso coordinamento delle forze a terra.

Tutto lo stupefacente, nonché il materiale rinvenuto e non ritenuto utile alle indagini, sarà distrutto in idonei impianti di smaltimento.

Il fenomeno della coltivazione della piantagione abusiva è sempre più diffuso nell’ambiente criminale della Sardegna e conferma la volontà di perseguire guadagni facili e copiosi a discapito della salute dei cittadini.

Attualmente, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nuoro, sono in corso a ritmi serrati tutte le attività necessarie per individuare i responsabili e il Comando Provinciale di Nuoro sta impiegando le migliori risorse tecnologiche ed i migliori uomini per raggiungere lo scopo.