Anche a casa mia sono arrivati i cassonetti del ” porta a porta” e “‘ecobolario”, la guida al corretto conferimento dei rifiuti. La lettura del prontuario ha bisogno di tempo per comprendere e memorizzare le istruzioni del nuovo regime della raccolta dei rifiuti in Città.
Sì, un vero e proprio “regime “. Attendo, poi, di sapere come ci si dovrà comportare per il conferimento, posto che dove abito, in pieno centro storico, nel nostro palazzo, come in in quasi tutti gli altri, non c’è un cortile, tanto meno nell’androne dell’ingresso non c’è lo spazio necessario per contenere fisicamente i grandi mastelli dove conferire i rifiuti delle singole famiglie. Dal Comune hanno fatto sapere che si sta valutando questi casi e che si deciderà in seguito. Come a dire ” del
senno di poi, son piene le fosse” .
C’è da rimanere stupiti nel considerare che intorno al problema si sono cimentati fior fiore di “menti “, politiche, amministrative e tecniche !!! Evidentemente, chi ha organizzato e deciso questo tipo di cambiamento, oltre al ” business” che ne è la base, non si è preoccupato di andare a vedere e conoscere preventivamente il territorio e la realtà edilizia e abitativa di Cagliari e dei suoi quartieri, oltre naturalmente a quella della propria abitazione che, comunque, qualche riflessione avrebbe dovuto comportare. Ma, tant’è !!! Una cosa sono, infatti, le abitazioni dei rioni nobili e delle aree ad edilizia spontanea, per lo più monofamiliari o anche plurifamiliari ma isolate nel lotto, dove esistono ampi spazi , dove poter allocare i contenitori della differenziata. Altra cosa sono le abitazioni nei palazzi costruiti in centro storico negli anni del dopoguerra dove non esistono spazi nelle singole case, talvolta nemmeno balconi, dove poter sistemare i ” mastelli” consegnati ad ogni singola famiglia. Ed i problemi di natura igienico sanitaria del suolo pubblico, come li mettiamo ? Posto che un palazzo abbia lo spazio nell’ingresso dove sistemare i mastelli condominiali e che abbia una donna per le pulizie, dove deve gettare l’acqua sporca del lavaggio ? In strada, è naturale o c’è altro sistema ? chiediamo agli esperti del Comune. Una risposta, è d’obbligo.
Marcello Roberto Marchi