La nuova vita di Dawit a Cagliari: “Qui ha un appartamento e studia per poter lavorare”

Dawit, il 25enne eritreo in città da qualche mese, viene seguito costantemente dai missionari saveriani. Padre Giuseppe Ibba: “Ha uno spazio con tutto il necessario e sta seguendo corsi di italiano. Accogliere è giusto, no al rifiuto e all’odio”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA


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Padre Giuseppe Ibba è l’economo dei missionari saveriani di via Sulcis a Cagliari. Da sette mesi Dawit, 25enne dell’Eritrea arrivato in città grazie ai corridoi umanitari della Caritas, è un loro ospite. Il percorso di integrazione “sta andando bene, anche lui insieme ad altri ragazzi sta in un appartamento e ha a disposizione tutto il necessario, sta seguendo un corso di italiano tenuto da delle volontarie della Caritas e anche una scuola strutturata. La preoccupazione principale è che imparino la lingua e conoscano la Sardegna e l’Italia, poi, pian piano, bisognerà vedere cosa potranno fare come lavoro. Dawit faceva il sarto nel suo paese, poi è scappato perchè sennò sarebbe stato arruolato, con la forza, nell’esercito”.
E il missionario è netto, rispondendo a chi potrebbe aver da ridire sull’accoglienza di stranieri, che “noi non siamo in grado di risvolere i problemi, però non possiamo albergare nel nostro cuore sentimenti di rifiuto e odio, anche perchè all’Africa dobbiamo molto, il nostro benessere è legato ai paesi del sottosviluppo, abbiamo preso le materie prime e realizzato le nostre ricchezze”.