La “crisi” dei denti a Cagliari: “I pazienti chiedono sempre lo sconto”

Dalla paura del trapano a quella del prezzo dell’operazione: tra la fetta di cagliaritani che si curano i denti con regolarità, la domanda di rito è una: “Si può ancora abbassare il prezzo?”. Massimo Panfoli Petrilli, storico dentista: “Tariffe bloccate da 10 anni ma il costo di un’operazione, ormai, viene sempre contrattato”. GUARDATE la video intervista


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La nuova domanda – neanche tanto nuova – non è più “dottore, farà male”, ma “dottore, può farmi uno sconto?”. La paura di un intervento dentistico, da qualche anno, è legata al conto finale e non alla complessità dell’intervento. C’è crisi, e se è possibile risparmiare anche per un’otturazione o un dente nuovo, ben venga. “Ormai è la regola, si arriva a prestazioni, più che stabilite, contrattate. Si cerca di venire incontro sia al paziente sia ai costi dello studio”, spiega Massimo Panfoli Petrilli, oltre 30 anni di esperienza, dal suo studio in viale Diaz. “C’è un calo generale di pazienti che si curano con costanza, dettato dalla crisi economica. Da dieci anni abbiamo tutte le tariffe bloccate per stare sul mercato e riuscire a mantenere i pazienti fidelizzati”.
E, se da un lato c’è il discorso puramente economico, in parallelo c’è anche quello legato alla nascita di nuovi centri medici “impersonali”, puntualizza dottor Petrilli: “Hanno un loro sistema di vendita e dispongono di neolaureati e professionisti che non hanno una clientela fissa e riescono ad abbassare i costi finali”. In tempi di vacche magre si cerca il risparmio. Ma, proprio sul fiorire di realtà che fanno anche promozione a tappeto sul web, il dentista sventola un cartellino giallo: “È negativo perché il paziente non ha un dottore fisso al quale rivolgersi, è positivo perché si abbassano i prezzi finali”. E, tirando le somme, sembra passare tutto per il “dio” denaro: “Le tecniche dentistiche si sono modernizzate e perfezionate, non andare o meno dal dentista è una scelta figlia della crisi”.