“Io, sorda e indifesa, accerchiata dai parcheggiatori al mercato”

Il racconto di Sara Giada Gerini: “Ho parcheggiato l’auto a San Benedetto e sono stata maltrattata dai parcheggiatori abusivi. Ah, dimenticavo: non potevo chiamare i carabinieri in quanto sorda”


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

di Sara Giada Gerini

Oggi ho parcheggiato la macchina zona mercato San Benedetto, mentre mi dirigevo verso il parchimetro mi ritrovo 4 ragazzi di colore intorno a me che insistevano per farmi comprare qualcosa.
Dopo il mio ennesimo rifiuto uno di loro si appoggia alla macchinetta, impedendomi di inserire le monete, con modi di provocazione, con la lingua che si bagnava le labbra e faceva occhiolini e gesti vari. In quel momento mi sono sentita offesa come donna, una sorta di violenza psicologica mentre gli altri compagni ridevano. Mi tenevo impassibile, ma li avrei presi a calci per stenderli!!
Mi sono trattenuta, ho chiesto cortesemente di spostarsi ……ancora questo atteggiamento da sfigato e presuntuoso offensivo e provocatorio.
Vi giuro, avessi avuto un bastone li avrei massacrati di botte non perchè erano neri ma perchè erano semplicemente dei maschi incivili.
Imparate il rispetto per le donne e per il paese che vi ospita!
Siamo noi i razzisti?

Ah dimenticavo: Non potevo chiamare i carabinieri in quanto sorda.
Non potevo fare niente perche li avevo intorno, non pensi a chiedere aiuto ma a come difenderti …anche con la finta calma e l’educazione

Vorrei tornare un’ attimo sull’episodio di ieri per ribadire solo il “disagio” e la paura provati in quella situazione per chiarire che per me “razzismo” è tutte le volte che si esercita violenza morale e fisica su una persona in stato di minorità ;chi in quella situazione è in stato di maggior debolezza.
Io donna sola da parte di maschi in gruppo, io unica bianca da parte di neri, ma anche io unica nera da parte di gruppo di bianchi.


In questo articolo: