di Paolo Rapeanu
Stava andando in bicicletta, la sua “compagna” di tante battaglie per portare la cultura delle 2 ruote senza motore anche a Cagliari. Virgilio Scanu, 63 anni, presidente della Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta) se l’è però vista brutta proprio su quelle piste ciclabili tanto volute ma giudicate “pessime, non accettabili”. Il 2 settembre scorso, nel corridoio dedicato alle bici in via Sonnino, ha dovuto fare una manovra inaspettata: “Non per colpa delle automobili ma di alcuni pedoni che erano nel bel mezzo della pista. Sono caduto e ho sbattuto la testa, perdendo conoscenza. Mi sono risvegliato all’ospedale Brotzu, mi hanno diagnosticato un trauma cranico”.
Sette giorni trascorsi nel principale ospedale sardo, “mi hanno tenuto in Cardiologia, mi hanno anche messo quattro punti per una ferita rimediata sopra l’occhio destro e ho una frattura”, spiega Scanu, indicandosi il viso, prima di far vedere il braccio destro. Subito prima del polso altre escoriazioni, anche queste “ricordi” della caduta. “Lì in via Sonnino è stata solo tracciata la segnaletica nel 2011, in alcuni tratti è pure cancellata. Parlare di pista ciclabile è eccessivo”. E Scanu lancia un appello all’amministrazione comunale: “Servono ancora dei seri interventi di pianificazione per le piste ciclabili, lo stiamo dicendo da tempo. Attualmente non c’è un piano”, osserva il numero uno della Fiab, che spiega di aver già ripreso “ad andare in bicicletta”. Ma, il due settembre scorso, la paura per l’incidente c’è stata, eccome: “Bisogna sempre stare attenti, proprio quando uno si sente molto sicuro allora non affronta tutte le situazioni con la dovuta attenzione, e c’è sempre qualcosa dietro l’angolo che non ti aspetti”.