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L’ultimo virus influenzale manda sotto le coperte tantissimi cagliaritani. Febbre alta, mal di testa, vomiti: i classici sintomi, ma a sorprendere, stavolta, è la rapidità e la potenza del contagio tra le persone. Avvenuto tra Natale e Capodanno, ma c’è una nuova mini impennata di casi. Non bastano più i “classici” 2-3 giorni di riposo. “In questo caso è necessario attendere anche una settimana, il virus ha colpito in un brevissimo periodo di tempo e si è diffuso altrettanto rapidamente”, osserva Roberto Serra, dottore di Medicina generale.
Per chi non è stato ancora colpito dall’influenza, dottor Serra è chiaro: “Il primo consiglio è quello di vaccinarsi l’anno prossimo. Il vaccino protegge sia chi lo fa sia le persone attorno a chi lo fa. Per chi vuole fare qualcosa di utile, la prima precauzione è quella di lavarsi di frequente le mani, rappresentano uno dei principali veicoli del contagio della malattia”. In questo inizio 2018 ad essere alle prese con termometri e coperte sono soprattutto i bambini: “Quelli in età prescolare e scolare, hanno una maturità immunologica minore rispetto a quella di un adulto”. Per gli influenzati di qualunque età, comunque, pochi ma chiari consigli: “Non ricorrere agli antibiotici, l’influenza è una malattia virale. Sì agli antifebbrili, sono utili. Bisogna evitare sbalzi di temperatura e correnti d’aria, ed è indispensabile bere molto”.
Ma c’è anche chi, fortunatamente, non è stato colpito dal virus: “Anche per loro valgono le stesse regole: coprirsi in maniera adeguata, mai troppo ma mai neanche poco, idratarsi e poi incrociare le dita”.