“Immacolata di Cabras, da 1 anno attende che la venga sostituita la carrozzina elettrica”

La denuncia della Fioto Sardegna, dopo che la regione avrebbe dato l’appalto di forniture di presidi sanitari per persone disabili a un’unica ditta Toscana: “Per una decisione scellerata in nome della spending review nella sanità pagano i più deboli”


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di Salvatore Ruggiu, presidente Fioto Sardegna e Gianni Moi, portavoce di Fioto Sardegna

“Ci dispiace dover constatare ancora una volta l’assoluta insensibilità della Regione rispetto ai cittadini sardi meno fortunati. Ci dispiace, altresì, doverne constatare l’assoluto menefreghismo di fronte alle attività che chiudono i battenti e alle decine di persone che perdono il posto di lavoro. Il tutto in virtù di una scelta scellerata (una delle tante) fatta in nome della spending review nella sanità isolana: quella di affidare a un’unica ditta d’oltremare il servizio di fornitura dei presidi protesici, quali sedie a rotelle, materassi e letti idonei a condizioni di salute specifiche e tutti quegli ausili grazie ai quali molti cittadini possono condurre una vita il più normale possibile o, quantomeno, ne alleviano le sofferenze. Scelta che noi della Fioto Sardegna (associazione delle imprese abilitate che erogano prestazioni di assistenza protesica) abbiamo cercato di scongiurare senza essere ascoltati. Non è noto quanti soldi questa decisione stia facendo risparmiare alle casse regionali, ma di certo è ben noto quanti disagi stia creando ai pazienti sardi. Ancora una volta, l’ennesima, il nostro grido d’allarme trova conferma in un episodio a dir poco indecente.

“Un paziente, la signora Immacolata Naitana di Cabras, che da oltre un anno chiede che le venga sostituita la carrozzina elettrica su cui è costretta che si è danneggiata irreparabilmente dopo una rovinosa caduta mentre saliva sull’autobus. Un anno passato per sentirsi ripetere il solito rimpallo di competenze tra Regione e Assl. E questo, come lei stessa denuncia, quando qualcuno le rispondeva al telefono, cosa che a quanto pare accade raramente. Un anno per vedere riconosciuto un suo diritto tanto elementare, quanto fondamentale: quello alla salute.

È di circa venti giorni fa l’incontro tra la Fioto e l’assessore regionale alla Sanità Luigi Arru, durante il quale il rappresentante della giunta ci ha rassicurato circa l’impegno da parte della Regione di verificare le inadempienze da parte della ditta da noi denunciate anche attraverso una serie di esposti presentati nelle procure di tutta la regione. Allo stesso tempo l’assessore ci ha assicurato che nel giro di pochi giorni avrebbe anche convocato un tavolo regionale (che noi sollecitiamo da oltre un anno) a cui avrebbero dovuto partecipare, oltre la Fioto, anche i rappresentanti delle associazioni di volontariato che si occupano di assistenza alle persone disabili. Promesse a cui abbiamo voluto dare credito, ma che anche questa volta, pare stiano cadendo nel vuoto. Dopo quell’incontro, infatti, è calato il silenzio assoluto. Segno che la Regione, intende andare avanti per la strada ormai intrapresa, che quantifica il diritto alla salute dei sardi con la calcolatrice in mano.”