“Il terzo occhio” con Claudio Santamaria e i Marlene Kuntz in scena al TsE di Is Mirrionis

Il sipario del TsE si aprirà mercoledì 19 dicembre alle 20.30 su “Il Castello di Vogelod – Viaggio musicale nella pellicola di Murnau tra parole e immagini” con l’attore Claudio Santamaria (voce e live electronics) e colonna sonora e sonorizzazione live firmata daiMarlene Kuntz


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Visioni d’autore con “Il Terzo Occhio”, la rassegna dedicata ai linguaggi contemporanei organizzata dalCeDAC al TsE/ Teatro Sant’Eusebio di via Quintino Sella nel cuore di Is Mirrionis a Cagliari e incastonata nel cartellone della Stagione 2018-2019 nell’ambito delCircuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna. Quattro titoli in programma tra dicembre e aprile con artisti di spicco del panorama nazionale e non solo, da Claudio Santamaria e i Marlene Kuntz per un intrigante viaggio ne “Il Castello di Vogelod” di Friedrich Wilhelm Murnau al danzatore e coreografo Piergiorgio Milano che firma l’onirico “Pesadilla”(Premio Equilibrio 2015). Sotto i riflettori alcuni degli artisti e delle realtà emergenti più interessanti della scena italiana – dal Teatro dei Gordi con “Sulla morte senza esagerare” (Premio Scintille 2015) dedicato a Wisława Szymborska all’attore romano Kabir Tavani (Premio Hystrio alla Vocazione) con “Schifo” di Robert Schneider (spettacolo vincitore del Premio Scintille / Asti Teatro40).

Il Terzo Occhio” mette l’accento sulle forme espressive del terzo millennio, privilegiando opere capaci di raccontare il presente, confrontarsi con il passato e immaginare futuri possibili, in una lucida presa di coscienza della realtà, per indagare nei labirinti della mente e del cuore umano con una cifra originale, alla ricerca di una nuova estetica. Una vetrina dedicata alle arti performative, in cui si intrecciano teatro e danza, musica, cinema e poesia per dar vita a inedite alchimie, attraverso la riscoperta e la rilettura di testi significativi capaci di parlare alle sensibilità contemporanee.

Focus sui nuovi linguaggi e sull’interazione fra le arti con la rassegna pensata per il TsE di Is Mirrionis a Cagliari: una proposta affascinante e variegata che va ad arricchire la programmazione nello spazio “ritrovato” nel rione ai piedi del colle di San Michele, fulcro del progetto pluriennale “Teatro Senza Quartiere / per un quartiere senza teatro” promosso dal Teatro del Segno, per animare grazie a preziose sinergie la vita culturale del quartiere e della città.

Il sipario del TsE si aprirà mercoledì 19 dicembre alle 20.30 su “Il Castello di Vogelod – Viaggio musicale nella pellicola di Murnau tra parole e immagini” con l’attore Claudio Santamaria (voce e live electronics) e colonna sonora e sonorizzazione live firmata daiMarlene Kuntz, una delle band di punta dell’alternative rock italiano (produzione Nuovo Teatro). Tra le suggestioni del cinema espressionista, l’ombra del delitto e il peso di una colpa segreta affiorano in un’atmosfera claustrofobica: il film del 1921, ispirato al romanzo di Rudolf Stratz, descrive il senso di inquietudine per l’inattesa apparizione, durante i preparativi per la caccia, del conte Johann Oetsch, sospettato dell’omicidio del fratello e poi della vedova di quest’ultimo, la baronessa Safferstätt, in attesa dell’arrivo del consigliere spirituale del defunto, padre Faramund. Una pièce avvincente con la voce narrante di Claudio Santamaria, eclettico interprete di teatro e cinema, volto noto del grande e del piccolo schermo (Nastro d’Argento per “Romanzo Criminale” e Premio David di Donatello 2016 per “Lo chiamavano Jeeg Robot”) che s’intreccia alle sequenze della pellicola di Friedrich Wilhelm Murnau e alle musiche originali di Cristiano GodanoRiccardo TesioLuca Bergia, in un gioco di specchi sul filo della suspense fino alla rivelazione finale.

Il Terzo Occhio” proseguirà venerdì 8 febbraio alle 20.30 con “Pesadilla”, creazione del danzatore e coreografo Piergiorgio Milano, anche protagonista sulla scena con Nicola Cisternino, per Danza Acrobatica Sonnambula: uno spettacolo ammaliante e sorprendente (vincitore del Premio Equilibrio 2015) che intreccia teatro e danza, acrobazie e clownerie per raccontare la dimensione surreale di un “incubo” ai confini tra vita e sogno. La cifra immaginifica e poetica del nouveau cirque per una partitura coinvolgente su un uomo che cerca di sottrarsi alle sue visioni notturne e restare sveglio, ma quasi inevitabilmente precipita di nuovo nel sonno, come imprigionato in una sorta di limbo della coscienza da cui desidera disperatamente, e inutilmente, fuggire. “Pesadilla” – si legge nelle note – «ricalca le storture della vita moderna tratteggiando con un linguaggio metaforico gli stress e le fatiche esistenziali procurate da deformità quotidiane, impertinenze tecnologiche e frenesie urbane». Una grammatica corporea fatta di cadute e risalite, numeri acrobatici, tempi sospesi e strane “metamorfosi” per descrivere gli stati d’animo di un personaggio determinato a spezzare il cerchio dell’abitudine, ma vittima della sua stessa fragilità e della sua angoscia – o paura di vivere.

S’intitola “Sulla morte senza esagerare” – da una celebre poesia di Wisława Szymborska – la pièce (vincitrice delPremio Scintille 2015) ideata e diretta da Riccardo Pippa e interpretata da Giovanni LonghinAndrea PanigattiSandro Pivotti Matteo Vitanza(produzione Tieffe Teatro–Milano / Teatro dei Gordi), in cartellone mercoledì 13 marzo alle 20.30 al TsE di Is Mirrionis per una riflessione ironica e non banale sul tema dell’inevitabile fine. Un gioco di maschere – create da Ilaria Ariemme (che ha curato anche scene e costumi) – per affrontare l’estremo enigma, il misterioso confine che separa l’aldilà dal mondo dei vivi, la soglia fatale: un racconto senza parole sugli ultimi istanti, le occasioni mancate, i rimpianti, gli addii. I versi della poetessa polacca mettono in risalto l’inadeguatezza della Morte stessa, che tutti ci riguarda e tutti ci accomuna:«Chi ne afferma l’onnipotenza è lui stesso la prova vivente che essa onnipotente non è. Non c’è vita che almeno per un attimo non sia immortale», sottolinea l’artista, quasi a voler regalare, su una questione cruciale, la grazia di un sorriso. E conclude: «La morte è sempre in ritardo di quell’attimo. Invano scuote la maniglia d’una porta invisibile. A nessuno può sottrarre il tempo raggiunto».

Infine un tema di amara e scottante attualità domenica 14 aprile alle 20.30 con “Schifo” dell’austriaco Robert Schneider, diretto e interpretato dall’attore e registaKabir Tavani (Premio Hystrio alla Vocazione 2017) e prodotto da Two Little Mice: lo spettacolo, vincitore delPremio Scintille / Asti Teatro40, narra la condizione dello straniero in una società che lo emargina e lo rifiutao. «Io mi chiamo Sad. Sad in inglese significa “triste”. Ma io non sono triste» afferma il protagonista, un giovane iracheno fuggito dal suo Paese durante la prima Guerra del Golfo e rifugiatosi in Germania, dove fa il venditore di rose: è un esule e per di più un clandestino, un uomo doppiamente invisibile, costretto a nascondersi, ma consapevole del fastidio se non del ribrezzo che il colore della sua pelle e le sue origini suscitano negli altri. Il razzismo – con tutta la sua aberrante e spietata “ideologia” – raccontato dal punto di vista di una delle vittime in un drammatico monologo, dove egli mostra quasi di “comprendere” i suoi carnefici, capaci – in nome della sua presunta “diversità” – di condannarlo ad una fine tragica, pur di essere accettato. Un testo emozionante che svela l’assurdità e la ferocia di una visione del mondo fondata sull’odio e sulla paura, e contraria ai più elementari principi di civiltà e umanità.

Il Terzo Occhio” al TsE / Teatro Sant’Eusebio di Is Mirrionis a Cagliari è organizzata dal CeDAC/ Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna con il patrocinio e il sostegno del MiBAC/ Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e dellaRegione Sardegna e con il patrocinio del Comune di Cagliari, con il contributo della Fondazione di Sardegna e con l’importante supporto di Sardinia Ferries, che ospita sulle sue navi artisti e compagnie in viaggio per e dall’Isola.