“Il mondo non mi deve nulla” di Massimo Carlotto in tournée nell’Isola


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La vertigine del vuoto per due vite allo specchio ne “Il mondo non mi deve nulla” di Massimo Carlotto – in tournée nell’Isola sotto le insegne del CeDAC per laStagione di Prosa 2017-18 nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna: sotto i riflettori Pamela Villoresi e Claudio Casadio per la regia di Francesco Zecca per un intrigante viaggio nei labirinti della mente e del cuore umano – tra disincanto e desiderio di essere amati.

Una raffinata commedia in noir – in cartellone mercoledì 14 febbraio alle 21 al Teatro Civico di Algherogiovedì 15 febbraio alle 21 al Teatro Civico Oriana Fallaci di Ozierivenerdì 16 febbraio alle 21 al CineTeatro “Olbia” di Olbiasabato 17 febbraio alle 21 al Teatro Tonio Dei di Lanusei e infine domenica 18 febbraio alle 21 al Teatro Grazia Deledda di Paulilatino – per una riflessione sul significato profondo dell’esistenza – tra caso e destino.

Sullo sfondo di una Rimini ancora immersa nella quiete, in attesa dell’arrivo della folla dei turisti, avviene l’incontro imprevisto tra i due protagonisti – Lise, una ex croupier ormai in pensione che ritiene di aver ottenuto la sua parte di felicità e amarezza e immagina di vedere la città staccarsi dalla terra e vagare senza fine eAdelmo, un ladro sfortunato che aspira in segreto a una tranquilla “normalità” senza le incertezze e i rischi di una professione necessariamente legata alla precarietà.

Una finestra aperta sulla facciata di una palazzina rappresenta per il ladro in cerca di redenzione, o meglio di riscatto, una tentazione irresistibile, ma il tentativo di furto finisce male ed egli si ritrova faccia a faccia con la padrona di casa, una donna senza più illusioni né speranze, convinta di aver chiuso i conti con il fato e di non potersi più aspettare nulla dal futuro. Visioni opposte a confronto, in un simbolico scontro di personalità in cui ciascuno afferma le proprie ragioni, ma anche svela la propria segreta fragilità e le proprie paure, la propria solitudine e il bisogno di comprensione e di affetto per sfuggire alla desolazione e al male di vivere.

Una sfida “mortale” in cui ciascuno finisce con il fare i conti con le proprie convinzioni, in un momento cruciale della propria esistenza e forse rendersi conto che non tutto è perduto, che val la pena di rimettersi in gioco e gustare ogni istante del tempo che rimane. “Il mondo non mi deve nulla” mette i due protagonisti di fronte ad una scelta, con la consapevolezza di un prezzo da pagare, in un azzardo che potrebbe indurli a precipitare trascinando con sé l’avversario, o magari a salvarsi reciprocamente.

Sul filo della suspense Lise Adelmo si impegnano in una sorta di danza rituale, un duello feroce e senza esclusione di colpi, una partita in cui ogni mossa è calcolata e ci si muove sul filo del rasoio, in un equilibrio che potrebbe spezzarsi all’improvviso fino a provocare la catastrofe. Una commedia a ritmo di mambo che mette a nudo dilemmi e crisi esistenziali, in una reale situazione di pericolo affrontata dai personaggi con la temerarietà di chi pensa di non aver più nulla da perdere, o da guadagnare, salvo godersi il piacere di quell’estremo brivido sull’orlo del baratro.

In scena due interpreti d’eccezione: Pamela Villoresi, attrice di teatro e di cinema, diretta da registi come Giorgio Strehler e Mario Missiroli, Giancarlo Cobelli, Marco Parodi, Armando Pugliese, Marco Gagliardo, Marco Sciaccaluga e Maurizio Panici, protagonista sul grande e sul piccolo schermo – da “Vizi privati, pubbliche virtù” di Miklós Jancsó a “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino, da “Marco Visconti” di Anton Giulio Majano alla serie “1993” e “Romanzo famigliare” di Francesca Archibugi e Claudio Casadio cofondatore con Ruggero Sintoni, dell’Accademia Perduta/Romagna Teatri, all’attivo un’intensa carriera dal successo internazionale con “Hansel e Gretel” e “Pollicino”, alla regia di “Los musicos de Bremen” e “El flautista magico”, al ruolo di Armando ne “L’uomo che verrà” di Giorgio Diritti e sempre al cinema, “Romanzo di una strage” di Marco Tullio Giordana, protagonista a teatro insieme con Giulio Scarpati di “Oscura Immensità” di Massimo Carlotto e ora della nuova commedia in nero dello scrittore e drammaturgo padovano.

Le scenografie dello spettacolo – coprodotto da Accademia Perduta / Romagna Teatri e Teatro e Società con il CSS Teatro Stabile di Innovazione del Friuli Venezia Giulia – sono di Gianluca Amodio, le musiche di Paolo Daniele e i costumi di Lucia Mariani, mentre il disegno luci è di Alberto Biondi e i disegni sono di Laura Riccioli.

Il mondo non mi deve nulla” è un’opera originale e avvincente, che con toni surreali e grotteschi descrive l’alienazione del mondo contemporaneo attraverso le storie e i temperamenti differenti se non opposti, ma per certi versi complementari di due personaggi stravaganti e inusuali, alquanto fuori dalle righe. Massimo Carlotto – come sottolinea il regista Francesco Zecca – «non parteggia per nessuno, non salva nessuno: “Il mondo non mi deve nulla” è un testo senza vincitori e senza vinti ma è anche un testo senza Dio che restituisce all’uomo la chance di guidare i suoi propri fili fino alla fine».