Iglesias, sorpresi a rubare cavi di rame: in manette 4 stranieri

Nella serata di ieri la Polizia di Stato ha tratto in arresto quattro cittadini stranieri per il furto di una grossa quantità di rame


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Iglesias, 4 persone in arresto per furto di rame.

Nella serata di ieri la Polizia di Stato ha tratto in arresto quattro cittadini stranieri per il furto di una grossa quantità di rame.

Si tratta di YAHIA HABIB 57enne tunisino residente ad Assemini pregiudicato, MIHÀILÀ IONUT 28enne romeno, residente a Capoterra, pregiudicato, DUROI MARIAN 32enne romeno residente a Cagliari, pregiudicato e PARALUTA CONSTANTIN GHEORGHE 37enne romeno, anch’egli residente a Cagliari e pregiudicato.

I poliziotti della Squadra Volante, nel percorrere via Argentaria e giunti all’altezza del locale commerciale ex supermercato SIGMA, struttura ormai in disuso, hanno visto nel parcheggio laterale un furgone intento ad effettuare la manovra di retromarcia per avvicinarsi alla porta antipanico del locale che presentava l’anta sinistra aperta.

Insospettiti, gli Agenti si sono avvicinati al mezzo e hanno notato, tra la parte posteriore del furgone e la porta d’ingresso del locale, tre persone che alla vista dell’equipaggio hanno chiuso frettolosamente l’anta aperta, cercando di allontanarsi a piedi.

Immediatamente raggiunti e fermati, sono stati identificati per Mihàilà Ionut, Duroi Marian, Paraluta Constantin Gheorghe mentre, alla guida del furgone vi era Ben Yahia Habib che, da accertamenti è risultato essere il proprietario del mezzo, privo di assicurazione e senza patente.

Uno dei poliziotti ha notato una considerevole quantità di cavi di rame di vario spessore, tagliati e ben suddivisi in mucchi pronti per essere caricati nel furgone; cavi provenienti dal cablaggio dell’impianto elettrico del locale per un peso di più di 400 chili.

A lato delle matasse di rame è stato trovato un borsone con all’interno un seghetto e una lama per metalli, un paio di forbicioni con manici lunghi ed impugnature in gomma isolante, oggetti idonei per tranciare i cavi più fini, un paio di cesoie con manici lunghi ed impugnature isolanti, adatte a tranciare i cavi più grossi, infine, tre secchi, di cui uno ancora pieno d’acqua, solitamente utilizzati per raffreddare le lame dei seghetti durante il taglio dei cavi.

Le persone fermate non hanno fornito alcuna spiegazione circa la loro presenza in quel luogo.

Trattenuti presso le camere di sicurezza del Commissariato, saranno giudicati con rito per direttissima.


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